Julian Alvarez e il futuro incerto
Ci si domanda spesso quali siano le ambizioni di un calciatore che, a 24 anni, ha già vinto tutti i trofei disponibili. In particolare in relazione a un calciatore sudamericano campione di qualsiasi cosa sia in patria che in Europa. Libertadores e Champions, Campionato argentino e Premier League e solo per citare i trofei principali (per club).
Se vogliamo contarli, considerando anche le due Copa America e la Coppa del Mondo con l'Argentina, i trofei festeggiati da Julian Alvarez sono in totale 15. Quasi 3 all'anno considerando il suo esordio nel 2018, più o meno uno ogni 17 partite disputate facendo riferimento alle 261 apparizioni tra River Plate, Manchester City e Nazionale albiceleste.
Un ingresso imbarazzante nel mondo del calcio per la sua perfezione, un exploit probabilmente irripetibile per la completezza dei suoi successi. Eppure la situazione, dopo lo sbarco in Europa di due estati fa, è tutt'altro che solida e serena.
Il desiderio di protagonismo e lo scambio a distanza con Guardiola
L'ambizione, probabilmente, è quella di essere il punto di riferimento offensivo della propria squadra, di diventare protagonista nelle gare cruciali della stagione senza dover condividere il ruolo con un altro attaccante titolari tra i migliori del mondo.
A restituire parte della sua insaziabile voglia di vincere qualunque trofeo a disposizione c'è senza dubbio da segnalare la sua presenza, da fuori quota, alle Olimpiadi di Parigi 2024, competizione dalla quale si è accesa la sirena sul suo futuro. Julian Alvarez è volato in Europa dopo aver vinto la sua seconda Copa America negli USA con Messi e compagni e in un'intervista dal ritiro parigino ha espresso qualche dubbio sulla sua permanenza al City.
"Avrò tempo per una decisione, non mi sono ancora messo a ragionare a freddo. Quando finiranno i Giochi Olimpici penserò tranquillamente a ciò che voglio per me" - e ancora - "La passata stagione sono stato uno dei calciatori con più minuti in Premier League, però è anche vero che, in alcune partite importanti non ti piace stare fuori".
Una richiesta di protagonismo che suona come un ultimatum e che ha portato il tecnico del City Pep Guardiola, interrogato sulla questione a rispondere prontamente: "Non stiamo cercando rimpiazzi. Ha detto che ci avrebbe pensato, quando avrà finito di pensarci il suo agente chiamerà Txiti (Begiristan, Direttore Sportivo del City) e vedremo cosa accadrà. So che vuole giocare nei momenti importanti, ma anche gli altri. Abbiamo 18-19 giocatori che vogliono giocare queste partite. Ho letto che vuole pensarci e va bene che ci pensi. Dopo ci informerà su ciò che vuole fare".
Una risposta visibilmente piccata che ha portato Julian Alvarez, reinterrogato sul tema, a chiudere, almeno per il momento, la questione affermando che dico sempre che al City mi trovo bene e sono felice, è un grande club e non ho detto nulla di male.
Ipotesi per il futuro di Julian Alvarez
Una situazione placata solo per adesso, pronta a riesplodere al termine dei giochi olimpici argentini. Questa sere l'albiceleste di Javier Mascherano affronterà la Francia padrona di casa nei quarti di finale e, nella migliore delle ipotesi, la sua avventura potrebbe durare fino al prossimo 9 agosto, data della finale in programma al Parco dei Principi.
Una decina di giorni al massimo quindi e si parlerà ancora del futuro di Julian Alvarez, che sembra essere diventato un serio obiettivo dell'Atletico Madrid. Salutato Morata, sfumato Dovbyk ed emersi dubbi su Sorloth, il Cholo sogna l'arrivo del connazionale argentino. Ha un contratto che lo lega a Manchester fino al 2028 e il City non ha previsto investimenti per sostituirlo, almeno finora. Una situazione che rende il costo del cartellino altissimo e che potrebbe portare diversi club di Premier League a sfruttare il momento, viste le ingenti risorse economiche a disposizione.