La Juve aspetta la UEFA: tempistiche e sensazioni sul verdetto (ed eventuale ricorso)

Non ci sarà una decisione a stretto giro: per il primo grado di giudizio ci sarà da attendere metà luglio.
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FBL-EUR-C1-DRAW / FABRICE COFFRINI/GettyImages
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Non c'è solo il mercato a tener banco in casa Juventus, del resto appare strategico e cruciale capire se nella prossima stagione (e in quella ancora successiva) i bianconeri parteciperanno o meno alle coppe europee, nello specifico del 2023/24 alla Conference League o se andranno invece incontro a un anno di squalifica da parte della UEFA.

Non siamo però nel vivo, pensando alla decisione della stessa UEFA e occorrerà aspettare fino alla metà di luglio per avere il primo grado di giudizio da Nyon: questo è quanto afferma l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, specificando poi che un eventuale appello dovrà essere rivolto direttamente al Tas per avere una risposta a inizio agosto.

Lo scenario e la posizione della Juve

Lo scenario appena descritto rende chiaro quanto sia prematuro, oggi, definire nel dettaglio quel che potrà accadere o fare previsioni accurate sul destino bianconero in Europa. I 23 milioni di multa ai danni della Juve, ridotti a 3 milioni col settlement agreement, non vedevano limitazioni aggiuntive alla composizione della rosa e al mercato ma, allo stato delle cose, la situazione potrebbe cambiare qualora le violazioni bianconere venissero considerate particolarmente gravi.

Per evitare limitazioni ulteriori come quelle descritte, spiega il quotidiano, il club potrebbe anche accettare (senza fare ricorso al Tas) un'esclusione dalle coppe per una sola stagione. Il discorso cambierebbe radicalmente con una squalifica più lunga che, a quel punto, porterebbe i bianconeri a proseguire la battaglia legale (per paura di dover rinunciare, nel 2024/25, a coppe più importanti e remunerative).