Juve, il ginocchio di Dybala è un caso. L'esperto: "Il legamento fa ancora male e lui ha paura"
Paulo Dybala è un vero e proprio caso. L'attaccante della Juventus, infortunatosi lo scorso 10 gennaio, non è ancora tornato in campo, a dispetto dei 15-20 giorni di stop previsti per il colpo subito nel match contro il Sassuolo.
E il rientro è posticipato ancora. Lo ha spiegato lo stesso Pirlo perché il giocatore continua ad avere dolore. Fabrizio Tencone, ex medico della Juve e ora direttore di Isokinetic Torino, a Tuttosport ha spiegato il problema del numero 10 bianconero.
Ecco le sue parole: "Ci sono tre gradi di lesioni. Nel terzo grado c’è una rottura completa del legamento, nel secondo una rottura parziale, nel primo una rottura minima. Dunque nel caso di Paulo Dybala l’infortunio è di gravità limitata. Peraltro l’aspetto fortunato è dovuto al fatto che il legamento collaterale mediale guarisce, al contrario di altri legamenti del ginocchio (ad esempio il crociato). Ma proprio perché il legamento guarisce, formando una piccola cicatrice, continua a far male per molto tempo: continua cioè a dare delle fitte, o piccole fitte. Questo aspetto peraltro spesso spaventa l’atleta, che teme di non essere a posto. Invece è proprio la rigidità da guarigione a dare la sensazione che il legamento “tiri”. Soprattutto in una tipologia di gioco come quella di Dybala che è fatta di torsioni, di cambi di direzione, di tanto lavoro calciando a giro, di piatto. Si tratta di movimenti che sollecitano molto il collaterale mediale".
Ancora il professor Tencone: "Bisogna ovviamente assicurarsi che la riparazione sia avvenuta, con le risonanze. Ma in generale, tendenzialmente, queste fitte sono fastidiose ma non pericolose. Possono riproporsi anche a distanza di 3-4 mesi dall’infortunio, magari dopo un contrasto o uno specifico movimento, ma non sono motivo di allarme".
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