Juve più forte di infortuni ed episodi dubbi: 3-2 al Lipsia in inferiorità numerica

Lipsia-Juventus
Lipsia-Juventus / Maja Hitij/GettyImages
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Che cuore della Juventus! Nella gara valida per la seconda giornata della fase a girone unico di Champions League, i bianconeri trionfano alla Red Bull Arena, dove battono 3-2 il Lipsia al termine di una gara ricca di argomenti di discussione, nel bene e nel male. In primis per gli infortuni rimediati a pochi minuti dal calcio d'inizio da Bremer e Nico Gonzalez, poi per alcune scelte dubbie dell'arbitro, ma soprattutto per una rimonta arrivata da situazione di inferiorità numerica per l'espulsione di Di Gregorio e sotto di un gol. Riassumiamo com'è andata.

La cronaca di Lipsia-Juve

La partita inizia subito in salita per la Juve, che perde prima Bremer per un infortunio al ginocchio che sembra di grave entità, poi Nico Gonzalez per un problema di carattere muscolare. Motta è costretto a correre ai ripari mandando in campo Gatti e Conceiçao ma rinunciando già a due slot per le sostituzioni. Dopo una prima parte di gara piuttosto equilibrati, gli indugi vengono rotti alla mezz'ora, quando Sesko controlla alla perfezione un lancio di Openda e scaglia una una conclusione che colpisce la traversa e si insacca in rete.

Ripresa decisamente più ricca di emozioni. Lo si capisce già dal palo colpito da Koopmeiners sulla bella infilata di McKennie. Un'azione che fa mettere le mani nei capelli a tutti i tifosi bianconeri, ma che è solo il preludio al pareggio che arriva poco più tardi, con Vlahovic che gira in porta il cross dalla sinistra di Cambiaso. Di lì in poi la gara si infiamma: dopo un coast to coast Openda deve fare i conti con il palo, mentre al 55' il colpo di testa di Sesko finisce di poco fuori, ma l'episodio clou arriva all'ora di gioco, quando nel tentativo di fermare Openda in uscita Di Gregorio colpisce il pallone con la mano fuori dall'area e viene espulso. L'arbitro fischia giustamente il calcio di punizione, ma poco più tardi indica il dischetto perché il tiro di Xavi Simons viene deviato dal braccio del neoentrato Douglas Luiz. Dagli undici metri va Sesko che spiazza Perin e riporta il Lipsia in vantaggio. Tutto fa pensare a un esito ormai deciso, ma la Juve non si scompone e al 70 Vlahovic fa partire una conclusione a giro che finisce sul secondo palo, lì dove Gulacsi non può davvero arrivare. A questo punto arriva il terzo palo della serata, il secondo colpito dal Lipsia, sempre con Openda. A dieci minuti dal termine Nusa tira a botta sicura ma trova una deviazione miracolosa di Kalulu, ma la vera magia avviene all'83', con Conceiçao che riceve palla da Fagioli, si sbarazza di Henrichs e con un diagonale chirurgico firma il 2-3 beffando Lukeba e Gulacsi. Sarà il gol vittoria per i bianconeri, che la spuntano anche quando tutti la davano per spacciata.

L'episodio della partita

L'episodio più controverso del match arriva nel primo tempo, con il risultato ancora sull'1-0 per il Lipsia. La Juve stava facendo di tutto per pareggiare, quando Vlahovic cade a terra in area dopo un contatto con Lukeba. Rivedendo il replay si vede chiaramente che il serbo colpisce il pallone e a sua volta riceve un calcio sul piede dal centrale francese: c'erano i presupposti per il rigore. Tuttavia, dopo aver sentito il parere del VAR, l'arbitro fa riprendere il gioco tra la perplessità - per usare un eufemismo - della panchina bianconera.

Il migliore in campo: Dusan Vlahovic, voto 8

Seconda doppietta consecutiva, dopo quella con il Genoa, per Vlahovic che stasera veste i panni del trascinatore e prende per mano la Juventus in un momento di grandissima difficoltà. Sotto di un gol e di un uomo, la sconfitta sembrava scontata, ma il serbo aveva ben altri piani.