Juve-Salernitana gara low cost di fascia C: la ragione delle poche telecamere

Matteo Marcenaro annulla il gol della Juve
Matteo Marcenaro annulla il gol della Juve / Nicolò Campo/GettyImages
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Dopo le polemiche di Juventus-Salernitana, l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport spiega come funziona il sistema delle telecamere negli stadi di Serie A. In primis, il numero di telecamere dipende dall’importanza della gara: ogni tre anni, quando vengono ceduti i diritti tv, la Lega Serie A stila un “regolamento produzioni audiovisive” in cui definisce il numero di telecamere necessarie a per le partite. L’ultimo è del 6 agosto 2021, vale per il periodo 2021-24 e prevede che le dieci partite di ogni giornata siano divise in tre gruppi.

Carlo Pinsoglio, Mattia Perin, Federico Fazio, Juan Cuadrado, Mattia De Sciglio, Matteo Marcenaro
Marcenaro espelle Fazio e Cuadrado / Nicolò Campo/GettyImages

Nella fascia A ci sono big match, mentre le altre gare sono in fascia B e C: i costi di produzione sono all'incirca di 32-33 mila euro per la categoria C, 42-43 per la B e 52-53 per la A.

Juventus-Salernitana, finita nel mirino della critica per la mancata telecamera che pizzicava la famosa posizione di Candreva, era di fascia “C”, ovvero con il numero minimo di telecamere. Nelle cinque che avevano il compito di tracciare le linee del fuorigioco, dunque, l'esterno della Salernitana non si vede mai, ma spunta solo da una telecamera tattica piazzata dalla Juventus.


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