La Juventus vince ancora, decide Danilo su assist di Chiesa: 1-0 sull'Udinese
I riflettori dell'Allianz non sono accesi sul peso sportivo della sfida tra Juventus e Udinese, inizialmente, ma sono tutti dedicati a Gianluca Vialli, pienamente presente nell'atmosfera prepartita. Toccante lettera di Pessotto prima del fischio d'inizio, in uno stadio in religioso silenzio: "Ciao capitano, fai buon viaggio, ti vogliamo bene" ha concluso l'ex compagno di squadra, prima del minuto di raccoglimento e dei cori dello Stadium tutti dedicati all'ex capitano bianconero, scomparso ieri.
Curiosa nota di colore in una sfida (sulla carta) tra bianconere: nessuna delle due squadre gioca con la prima maglia, la Juve è in rosa/blu e l'Udinese è in magia grigia da trasferta. La prima occasione è una conclusione dalla distanza dell'Udinese, deviata in corner: sugli sviluppi del calcio d'angolo Szczesny ha poi un buon riflesso sul colpo di testa di Walace.
Al 20' poi è Silvestri dall'altra parte a salire in cattedra, grande intervento sul colpo di testa di Rugani, ben servito da Di Maria. Lo stesso Fideo serve poi Kean, il cui sinistro è però abbondantemente a lato al 27'. Sul finire del primo tempo arriva la migliore occasione per i bianconeri, giocata di fino di Miretti, Di Maria pesca Kean che - a tu per tu con Silvestri - si fa ipnotizzare. Al 42' ultima occasione del primo tempo: tiro secco di Walace parato in due tempi da Szczesny.
Di Maria e Miretti, così come sul finire del primo tempo, si rivelano i più intraprendenti e pescano Kean nel vivo dell'area, l'Udinese riesce però a salvarsi. Le squadre sono comunque allungate e Becao si rende pericoloso, con Szczesny sempre reattivo.
Per dare ulteriore spinta al momento bianconero Allegri manda in campo Chiesa, accolto da un'ovazione, Paredes e successivamente Milik per un Di Maria stanco. Anche Sottil cambia in serie, in vista del finale, considerando un momento di maggiore sofferenza dei friulani. La sfida si decide ancora una volta nel finale in favore della Juve: stop e cross di Chiesa, Danilo è pronto sul secondo palo e firma l'1-0 definitivo. Ottava vittoria di fila per i bianconeri.
La chiave tattica
Partita bloccata in avvio, senza che nessuna delle due squadre prenda il sopravvento sull'altra: azione più manovrata degli ospiti, Juve guardinga e pronta a rispondere in ripartenza. Gli uomini di Allegri non riescono a costruire azioni elaborate e si affidano ai guizzi di Di Maria, il tecnico invita i suoi ad alzare la pressione dopo una prima fase troppo timida.
Il possesso palla resta di marca friulana ma la Juve non corre grossi rischi - al di là di un tiro da fuori - e prende fiducia sul finire del primo tempo (sull'asse Miretti-Di Maria). La Juve torna dagli spogliatoi con piglio più vivace e ci mette maggiore intensità, complice anche un'Udinese meno reattiva e lucida, e nel finale riesce a trovare anche la via del gol grazie ai nuovi innesti Paredes e Chiesa (spostato poi sulla sinistra, intuizione virtuosa di Allegri nel finale).
La giocata della partita
In un primo tempo povero di spunti si sottolineano due belle giocate da parte di Miretti e Di Maria, da un lato un pregevole controllo e dall'altro un filtrante per Kean. D'altro canto, però, l'aspetto da sottolineare con maggior forza è l'assist di Chiesa per il gol decisivo di Danilo, di fatto lanciato verso il gol del successo con un preciso cross dell'esterno bianconero dopo un grande controllo.
Il migliore in campo
Danilo 7 - Il brasiliano regala una nuova partita attenta in difesa e veste anche i panni del bomber, facendosi trovare pronto sul secondo palo su assist di Chiesa. La Juve vince ancora e mantiene la porta inviolata, il contributo del capitano bianconero è evidente.