Koulibaly-Insigne-Mertens: Napoli, come allontanare i rimpianti?

SSC Napoli v AC Milan - Serie A
SSC Napoli v AC Milan - Serie A / Francesco Pecoraro/GettyImages
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A partire dal 2022, praticamente dalla firma di Insigne col Toronto, si era intuito facilmente che il Napoli che conoscevamo non esistesse più. Le conferme sono arrivate nella sessione estiva, una delle più turbolente dai tempi dell’addio di Gonzalo Higuain: prima Koulibaly, poi Ospina, ed infine Mertens. Uno ad uno, quei giocatori che i tifosi degli azzurri consideravano quantomeno intoccabili se ne sono andati o hanno deciso di non proseguire. Una serie di perdite dolorose certamente, ma ad un certo punto della propria storia ogni squadra deve intraprendere necessariamente un percorso di svecchiamento.

Quindi come i tifosi potranno allontanare i rimpianti della perdita di calciatori del genere, capaci di comandare in mezzo al campo e decidere le sorti di una intera stagione?

Come ripartire dopo un'estate di addii?

Non è la prima volta che il Napoli sceglie di tagliare i ponti con il passato. Già gli addii di Cavani e Higuain, le cui vendite permisero alla società di ripartire da zero, sono due precedenti importanti e in un certo senso confortanti. Perché se da una parte i tifosi partenopei persero giocatori incredibili, capaci di segnare in un lasso di tempo non proprio lungo centinaia di reti, dall’altra ne guadagnarono in termini di talento. Infatti, all’epoca la vendita dei due sudamericani permise l’arrivo di tutti quei giocatori che passo dopo passo, allenamento dopo allenamento, divennero le colonne portanti che sono oggi.

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Kim / ANP/GettyImages

Ecco, quindi, il motivo per cui non disperarsi se si ha a cuore la causa azzurra: la società ha sempre dimostrato con uno scouting sopraffino di saper individuare giocatori autorevoli e di prospettiva. I vari Kvaratskhelia, Kim Min-jae e Raspadori (l’ultimo nome del mercato azzurro), saranno in grado di sostituire in modo diretto Insigne, Koulibaly e Mertens? La risposta è no, ma non perché non ne siano capaci in senso assoluto, ma in quanto sono da considerarsi giocatori differenti che sapranno dare alla rosa di Spalletti una nuova identità di gioco.