L'addio di Emery: "Mai avrei sognato di essere così felice come con voi"
Finisce l'era Unai Emery, inizia quella Quique Setien a Vila-Real. È successo tutto in pochi giorni nella città che dista una sessantina di chilometri da Valencia. Il submarino amarillo ha festeggiato al 94° l'ultima incredibile vittoria con il tecnico basco in panchina ed è passato subito ai saluti, tra lo sgomento generale, verso un tecnico che in pochi anni è riuscito a scrivere le pagine più importanti della storia del Villarreal.
Nella gara casalinga al Ciutat de Valencia, la squadra del pais valenciano va sotto con l'Almeria, recupera con Alex Baena che viene espulso per doppia ammonizione (aveva esultato alzando la maglia sopra la testa in ricordo del recentemente defunto vice-presidente Llaneza) e trova tre punti incredibili allo scadere grazie alla palla geniale di Daniel Parejo per Jackson.
Una vittoria in puro stile Emery, l'ultima di un ciclo indimenticabile per il submarino che ha così comunicato la scelta del tecnico basco sui social.
"L'allenatore comunica al Villarreal la rescissione uilaterale del suo contratto.
L'allenatore Unai Emery ha comunicato al Villarreal la decisione di forma unilaterale di rescindere il suo vincolo con la società. Il tecnico basco cesserà di far parte del club al quale è arrivato nella stagione 2020-21 e realizzerà martedì mattina una conferenza stampa di addio ai tifosi esclusiva per i media nella Ciudad Deportiva alle ore 12, accompagnato dalla dirigenza amarilla.
Emery è passato alla storia del Villarreal e si è trasformato nel primo allenatore capace di vincere un titolo con il club, la Uefa Europa League, oltre allo storico cammino fino alla Semifinale di Champions League della passata stagione e alla qualificazione del club in competizioni europee per due anni consecutivi.
Il Villarreal vuole ringraziare Unai Emery per il lavoro realizzato e gli augura il meglio per la sua carriera".
Ringraziamenti inevitabili, coperti da un velo di tristezza. Com'è possibile che dopo due anni così, conditi da emozioni intense e indimenticabili, un tecnico possa lasciare a stagione in corso per sposare un'altra causa. L'Aston Villa gioca la Premier League, certo, ma non è un Top Club. Lui in nel campionato più importante del mondo c'è già stato, alla guida dell'Arsenal tra apprezzamenti e critiche e una Finale di Europa League persa contro Maurizio Sarri e il Chelsea.
Tornerà ufficialmente a lavorarci il primo novembre per sostituire l'esonerato Steven Gerrard e provare a rivoltare la storia di una società ambiziosa, con una rosa promettente e di qualità, che punta a insidiare le big six per una posizione europea. Con il Villarreal ha fatto a pezzi le aspettative, alzandole in maniera spropositata e facendo dubitare chiunque sul vero valore del submarino (Juventus, Bayern Monaco e Manchester United ne sanno qualcosa); riuscirà nella stessa impresa anche a Birmingham?
L'Aston Villa ha puntato fortemente su di lui pagando i 6 milioni della clausola di rescissione e assicurandosi l'allenatore basco per le prossime quattro stagioni con uno stipendio di 7 milioni all'anno. Cifre astronomiche molto lontane dal suo salario al Villarreal in un contesto competitivo più o meno simile (non le guadagnerà in un campionato minore).
Lasciare a volte è doloroso, ma certi treni non attendono. Unai Emery ha semplicemente sfruttato una clausola presente nella maggior parte dei contratti e nonostante l'insolito periodo, non si può dire che il basco abbia disatteso qualche aspettativa.
Ha preso in mano i sogni nascosti nei cassetti della aficion nel giorno della presentazione dichiarando che avrebbe voluto vincere un trofeo con il Villarreal. L'ha vinto prima dell'estate successiva, e non uno qualunque, l'Europa League, marchio di fabbrica a Siviglia e probabilmente competizione preferita.
Quest'anno avrebbe potuto puntare alla Conference League grogueta, ma ha lasciato il compito all'esperto Quique Setien ed è volato in Inghilterra per vedere il suo ex club in vetta alla classifica e provare a incidere in un'altra tappa della sua carriera.
Alcune parti della "lettera aperta" di Unai Emery. "Il Villarreal è stato la mia casa negli ultimi due anni e mezzo. La mia casa, non il mio club, perché mi sono sentito integrato, amato, identificato e investito dall passione. [...] Abbiamo raggiunto successi insieme, vissuto grandi momenti e, indipendentemente dai risultati, mi sono sentito più amato e appoggiato che mai".
"Se avessi scritto una lettera di desideri quando ho firmato, ne sarei stato a corto. Tutto è stato perfetto."
- Unai Emery, carta abierta
"Mi sono goduto al massimo questo cammino, tuttavia una parte del cammino è il suo finale. La mia tappa era vicina alla fine il prossimo giugno. [...] L'addio è duro e difficile però i miei pensieri e le mie riflessioni conducono alla scelta di iniziare un nuovo progetto".
"Non dimenticherò mai quella notte a Gdansk, dove abbiamo toccato il cielo. Nemmeno quelle a Torino, a Monaco o a Bergamo o quella di domenica sera, che è stata il miglior omaggio possibile a Manuel Llaneza."
- Unai Emery, carta abierta
"Però credetemi, la cosa migliore è stata venire ogni giorno a lavorare felice, sapendo di stare nel luogo adatto e in cui ti senti rispettato. Quel 27 luglio 2020, durante la mia presentazione, dissi che il mio sogno era di vincere un titolo con il Villarreal. Oggi, dopo averlo realizzato, posso dire ai tifosi, al Club e ai giocatori che quello che mai avrei sognato, era di essere così felice come lo sono stato con voi".
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