L'agente di Di Lorenzo risponde alle critiche e non chiude la porta a un addio

Le dichiarazioni dell'agente di Di Lorenzo ai microfoni di Radio CRC.
Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo / Ivan Romano/GettyImages
facebooktwitterreddit

Un'annata da incorniciare quella dello scorso anno per Giovanni Di Lorenzo: il terzino ex Empoli e adesso al Napoli è stato uno dei giocatori chiave per la vittoria dello Scudetto del club partenopeo dopo più di 30 anni. Corsa, affidabilità e anche qualche gol per lui, che - a differenza della scorsa stagione - quest'anno sta vivendo un momento buio. Il giocatore e capitano azzurro è stato nel mirino dei tifosi, e a questo proposito ha parlato ai microfoni di Radio CRC il suo procuratore Mario Giuffredi che non ha chiuso a un'ipotetica partenza del suo assistito da Castel Volturno.

Sulle critiche a Di Lorenzo: "Partiamo da un presupposto, le critiche fanno parte del lavoro dei calciatori che devono prendersi le cose belle e le cose brutte. Di Lorenzo di questo ne è consapevole, è un ragazzo dalle spalle larghe. Ha vinto lo scudetto da capitano e ci ha messo la faccia per tutto l’anno, adesso le cose non vanno bene e continua a metterci la faccia senza problemi. È molto dispiaciuto della situazione che sta vivendo il Napoli. Penso che nel suo cuore sia dispiaciuto anche delle critiche che sente. È normale criticare, ma devo anche dire che hanno tutti la memoria corta. Negli ultimi 4 anni non ricordo una partita sbagliata da Di Lorenzo che è stato uno dei terzini migliori al mondo. Non sta facendo una stagione da 8, ma neanche da 5. Poi non è il solo a stare facendo una stagione sotto livello per come ci ha abituato, ma è una situazione generale della squadra. Non è una situazione singola dello stesso calciatore, ma a me dispiace che le persone abbiano la memoria corta, chiunque sia".

Giovanni Di Lorenzo
Giovanni Di Lorenzo / Ivan Romano/GettyImages

Sul futuro: "A giugno tireremo le somme e faremo le nostre valutazioni. Ci prendiamo le cose belle e brutte tenendo conto della memoria corta che hanno avuto le persone. A giugno è giusto che anche noi prenderemo atto di com’è la situazione e faremo delle scelte, punto".