L'Ajax di Erik ten Hag
"L'Ajax propone sempre idee efficaci, anche se in Champions sperimentano meno, per me rimangono sempre un punto di riferimento". Parole e musica di Gian Piero Gasperini, che nella conferenza stampa di vigilia ha incensato pubblicamente i Lancieri, reduci da una fantascientifica vittoria per 13-0 nell'ultima gara di Eredivisie. Diversa la situazione in casa Atalanta. I nerazzurri, nonostante la convincente vittoria in Danimarca nella prima gara del girone hanno perso le due ultime gare di Serie A contro Napoli e Sampdoria. 3 punti contro l'Ajax significherebbero tantissimo per la Dea, che con una vittoria si porterebbe già a + 6 dalla diretta concorrente per il secondo posto - il Liverpool è la squadra favorita per la vittoria del girone - dopo 2 giornate. Per conoscere meglio la squadra più titolata d'Olanda ci siamo affidati a Daniel van der Molen, massimo esperto di Ajax della nostra redazione.
Pregi e difetti
"Nonostante non ci siano più Frenkie de Jong, de Ligt, e Ziyech e van de Beek, l'Ajax ha mantenuto un buonissimo potenziale offensivo. La squadra di Amsterdam ha cambiato molto nelle ultime due stagioni, mantenendo però la solita filosofia di gioco, che la porta a proporre sempre un calcio molto offensivo. In squadra ci sono calciatori di assoluto valore come Tadic, Promes, Klassen e Antony che hanno tanta voglia di mettersi in mostra e dimostrare che la campagna europea della stagione 2018/2019, in cui la squadra è arrivata a un passo dalla finale, non è stata un caso. ten Hag è un tecnico molto esigente con i suoi ragazzi e specialmente contro i top team europei vuole che l'approccio alla gara sia ad alta intensità. Tutto questo molto spesso si traduce in primi tempi ottimi ma molto dispendiosi, con la squadra che cala nella ripresa ed è qui che l'Atalanta potrebbe punire l'Ajax e prendersi la partita. Ci sarà un'assenza pesante davanti alla difesa come quella di Kudus, che si è infortunato nella gara contro il Liverpool e che molto probabilmente verrà sostituito da Blind in una zona nevralgica in cui si potrebbe decidere l'incontro" .
Il sistema di gioco
"Nella prima gara di Champions contro il Liverpool, ten Hag è passato dal consueto 4-3-3 ad un 4-4-2 molto flessibile. È stata un'intuizione geniale a cui è mancato solo il riscontro del campo. Considerando che Gasperini predilige la difesa a 3, credo che contro l'Atalanta si tornerà al 4-3-3".
Il giocatore più pericoloso
"Sicuramente Antony. Arrivato in estate dal San Paolo per 15.5 milioni di Euro, si è ambientato benissimo, segnando il gol decisivo al debutto nella vittoria esterna contro lo Sparta Rotterdam ed entrando immediatamente nel cuore dei tifosi. Ha 20 anni ed è un attaccante esterno che solitamente viene schierato da ten Hag come terzo a destra nel tridente. È molto veloce, estremamente tecnico e non ha paura di puntare l'avversario e prendersi responsabilità durante la gara. Un brasiliano che sa giocare bene a calcio. Ha segnato 4 gol e servito 2 assist nelle prime sei partite e credo sia l'uomo da tener d'occhio questa sera".
La condizione
"L'Ajax viene da una striscia di 14 risultati utili consecutivi in trasferta in Champions League, facendo bene contro Bayern Munich, Benfica, Real Madrid, Juventus e Tottenham. Il morale è alto come è normale che fosse dopo una vittoria per 13-0, utile a stabilire un record per l'Eredivisie. Segnare tanti gol è stato importantissimo, dopo il digiuno nella gara con il Liverpool in cui i Lancieri non sono riusciti a concretizzare le tante occasioni create complice anche un po' di sfortuna".
Possibilità di qualificazione
"Quando si parla di Champions League, in casa Ajax si è sempre ottimisti. Nonostante la sconfitta nella prima gara ci sono ancora 5 partite per ottenere la qualificazione. La sfida di stasera contro l'Atalanta è cruciale per provare ad ottenere il secondo posto nel Gruppo D in cui il Liverpool è la squadra favorita. Non credo che l'Ajax debba vincere per forza, ma se vuole continuare a lottare non deve assolutamente perdere. Con una sconfitta, Liverpool e Atalanta sarebbero a 6 punti di distanza con 4 gare da giocare, complicando pesantemente il discorso qualificazione".
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