L'annata con l'Inter e il confronto con i compagni: Asllani prima di Italia-Albania

Kristjan Asllani
Kristjan Asllani / Alessandro Sabattini/GettyImages
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Domani sera avrà modo di riabbracciare diversi compagni dell'Inter ma per la gara d'esordio a Euro 2024 Kristjan Asllani proverà a fare uno sgambetto all'Italia e a trascinare la sua Albania. Proprio il giovane centrocampista è stato intervistato da Il Corriere della Sera per parlare della sfida contro gli Azzurri.

Italia-Albania sarà una partita come le altre? "Direi una bugia se raccontassi che lo è, anche perché gioco contro tanti compagni di squadra. Peccato solo per il girone durissimo, ma vogliamo fare bene e aprire un ciclo per provare a qualificarci al Mondiale".

Sulla possibilità di giocare per l'Italia: "A Empoli era venuto il c.t. dell’Under 21, ma non ho mai ricevuto una chiamata. In ogni caso non avrei cambiato: mi ritengo albanese ed è giusto che giochi per l’Albania".

Azzurri più forti grazie al blocco interista? "Sì. E chiaramente è favorita".

Sul rapporto con la famiglia: "Quando ho firmato per l’Inter ho portato tutti con me a Milano, anche perché parlano tutti bene della città, ma a 21 anni viverci da solo sarebbe stato un casino. Mia mamma lavorava in una fabbrica di dolci, mio padre per l’azienda degli acquedotti e d’estate stava tutto il giorno al sole: adesso la vita è cambiata. Io nerazzurro da bambino? Sì, la passione nasce da uno zio, molto interista. Però mi piaceva tantissimo anche Kakà".

È stata una stagione di crescita? "Senza dubbio. Davanti ho un grandissimo giocatore come Hakan, dal quale cerco di imparare tutti i giorni. Lo ringrazio, anche per la persona che è, Anche Brozovic è un’ispirazione. Vedere lui e Calha allenarsi è stata una delle cose più belle che mi potesse capitare. Il mio minutaggio all'Inter? Ho capito che anche se giochi tre minuti, devi farti trovare pronto. Ma sono migliorato anche nella fase difensiva, sulla quale ho lavorato tanto. E nel gioco con la palla: stando con i campioni migliori in tutto".

Lautaro ti ha bacchettato quest'anno? "Certo, ma io lo ringrazio perché mi parla tantissimo, specie fuori dal campo. Non voglio raccontare cosa mi ha detto ma mi ha aiutato tantissimo. Ha fatto bene ad usare il bastone. Inzaghi? Sa quando venire a parlarti e quando non è il momento: mi aiuta tantissimo".

Sui compagni che affronterà domani: "Barella: qualità e quantità. È uno dei più forti al mondo e spero domani ci sia. Bastoni: eleganza. Dimarco: piedino fatato. Darmian: il nostro principe. Frattesi: stupido! No, scherzo (ride). Grande forza fisica e grandissimo amico: l’ho sentito, speriamo non segni con noi. Se ci aiutiamo tra noi? Parliamo spesso, anche lui nell’Inter ha giocatori fortissimi davanti e deve essere contento della sua stagione. È un grande professionista".

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