L'Aston Villa e la curiosa lamentela dei giocatori per la maglia 2023/24
L'Aston Villa ha già disputato 10 partite nella stagione 2023-24. Quella storica del ritorno in Europa, con Unai Emery in panchina, con acquisti da big come Moussa Diaby, Pau Torres e Youri Tielemans, e anche un po' di Italia grazie a Nicolò Zaniolo, approdato all'ultimo in quel di Birmingham.
Ingredienti pronti, occorre soltanto cucinare. E il tecnico basco è uno dei maestri del calcio contemporaneo, con caratteristiche peculiari che lo rendono automaticamente favorito in Europa e pericoloso anche in campionato.
I villans non hanno avuto problemi nell'eliminare l'Hibernian nei Playoff di Conference League, e in Premier, nonostante le sconfitte contro Newcastle e Liverpool, si sono subito accodati al treno Champions League. Pesa invece la prematura eliminazione di ieri sera in EFL Cup, per mano di un Everton in difficoltà. A pesare però non è soltanto il prematuro addio dalla seconda coppa inglese per importanza, ma anche le maglie indossate dai calciatori.
E non per il peso di rappresentare una squadra storica del calcio inglese. Le maglie da gara, quelle a prezzi inaccessibili che negli shop ufficiali dei club hanno la dicitura elite, si bagnano completamente di sudore, diventano più pesanti da sostenere e complicando le prestazioni dei calciatori, causando di fatto uno svantaggio alla squadra.
Possono sembrare scuse, ma dopo un inizio ottimo in Premier per quale motivo dovrebbero esserlo? In più è abbastanza visibile la differenza con le divise delle compagini avversarie (su X non manca materiale per verificarla).
Su dettagli tecnici, che possono riguardare il campo, gli scarpini o anche le condizioni climatiche, occorre ascoltare i calciatori. Le maglie da gioco sono un elemento troppo significativo per essere sbagliato e, se addirittura arriva a causare un danno, la questione diventa abbastanza seria. In un calcio sempre più fisico (specialmente in Premier League), in cui gli interpreti corrono per chilometri a un'intensità pazzesca, le divise dovrebbero pesare il meno possibile, essere quasi impercettibili per i calciatori.
Invece dopo 10 minuti dal fischio d'inizio della sfida di Coppa contro l'Everton, le maglie da gioco dei clarets & blue erano completamente zuppe, come se fossero usciti da una vasca o da una piscina. E nella serata di ieri a Birmingham c'erano 15 gradi, una temperatura sicuramente non estiva.
A proposito di calciatori che esprimono un disagio o una preferenza in merito alla maglia da indossare. Toni Kroos, che tra i campioni rimasti in Europa è uno dei più esperti, ringrazia adidas a inizio stagione per "aver tolto il colletto" dalla maglia del Real Madrid. Dichiarazione poi ampliata in un'intervista a Einfach Mal Luppen nella quale ha spiegato la scomodità dello stesso e la differenza tra una divisa da gioco e una polo.
Al di là delle preferenze, quello dell'Aston Villa sembra essere un problema di gran lunga più importante a cui dovrà far fronte anche la squadra women.
L'ingresso di Castore nel mondo dello sport e del calcio è stato abbastanza significativo. Bayer Leverkusen, Rangers, ma anche Charlton, Mansfield, MK Dons, Nazionale irlandese, Wolverhampton e Newcastle, solo considerando il football. Nessuna squadra ha riscontrato questo tipo di problema. Sembra dunque evidente che un errore sia stato commesso con le divise dell'Aston Villa, e non solo la prima, anche quella away e la terza.
Un problema che causa imbarazzo per un club così importante, per il quale si attende presto una soluzione.