L'Atalanta può davvero battere il PSG?
Prima l'obiettivo secondo posto in Serie A, poi novanta minuti di fuoco contro il Paris Saint-Germain per conquistare uno storico accesso alle semifinali di Champions League. Sono questi i piani dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini, capace di stupire e confermarsi quale realtà del calcio italiano ed europeo a seguito di una mirata gestione da parte dei vertici societari.
Il punto di forza della Dea sta nello slogan "nulla da perdere, tutto da conquistare". Così la spregiudicatezza tattica della squadra si sposa con l'umiltà di ogni singolo elemento in campo, garantendo il giusto equilibrio tra sogno e concretezza.
Dall'altro lato c'è un PSG il cui unico obiettivo è rappresentato dalla vittoria della Champions (non da ieri eh, ma da diversi anni) e il tabellone pone il club transalpino in una prospettiva di successo. Non è da sottovalutare, tuttavia, il lungo periodo di inattività a fronte della conclusione anticipata della Ligue 1 per l'emergenza Coronavirus. E non bastano le due finali disputate tra Coppa di Francia e Supercoppa francese a ritrovare le energie mentali e fisiche necessarie a un impegno probante come quello della CL.
L'Atalanta può farcela. Non avrà i vari Mauro Icardi, Neymar, Thiago Silva, Marco Verratti ma vanta gente di assoluta qualità tecnica che, come sottolineato in precedenza, è in grado di impartire lezioni a qualsiasi squadra in questo momento. È bene restare con i piedi per terra, vivendo l'appuntamento con la storia in maniera rispettosa e consapevole. Ma con la solita mentalità vincente.
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