L'ex Juve: "Felipe Melo? Con noi sarebbe finito in uno sgabuzzino. Ferrara lo avrebbe menato"

Juventus FC v KKS Lech Poznan - UEFA Europa League
Juventus FC v KKS Lech Poznan - UEFA Europa League / Valerio Pennicino/Getty Images
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Nuove rivelazioni scottanti su Felipe Melo. Continua a far discutere l'avventura con la maglia della Juventus del centrocampista brasiliano. Un grande ex bianconero, Michelangelo Rampulla, scende in campo difendendo Giorgio Chiellini e criticando aspramente Melo.

Juventus defender Giorgio Chiellini (L)
Juventus defender Giorgio Chiellini (L) / GIUSEPPE CACACE/Getty Images

Intervenuto a Casa Juventibus, l'ex portiere della Juve Rampulla ha parlato del libro di Chiellini e di Felipe Melo:  "Non ho letto il libro, però credo che ognuno abbia il diritto di raccontare quello che gli è accaduto nella vita. Uno avrà pure incontrato qualcuno che gli è stato sulle scatole, è normale. Doveva dirglielo in faccia? Ma se io faccio un libro lo scrivo sul libro".

Così Rampulla su Balotelli e Melo, principali bersagli del libro di Giorgione: "Balotelli lo conoscevo da avversario, già nella Primavera dell'Inter era un po' antipatico in campo - riporta goal.com - Melo l'ho conosciuto nel 2009/10, quand'ero allenatore dei portieri della Juventus con Ciro Ferrara allenatore, e non è che si comportasse molto bene. Ma non si comportavano bene nemmeno i suoi compagni, perché gli lasciavano fare quello che voleva".

Michelangelo Rampulla of Juventus
Michelangelo Rampulla of Juventus / Claudio Villa/ Grazia Neri/Getty Images

L'attacco di Rampulla: "Dal 1992 al 2002, quando io giocavo nella Juventus, uno come Melo l'annata non l'avrebbe finita. Sarebbe stato messo in uno sgabuzzino e tirato fuori alla fine della stagione. Chiellini ha detto la verità: Melo è uno st... (non completa la parola, ndr) e si è comportato da st... (idem). Chi non mosse un dito in quell'annata? I senatori e gli ex compagni di squadra di Ferrara. I nostri miti? Sì, i nostri miti (da Buffon a Del Piero, da Camoranesi a Trezeguet, ndr). Avevamo cinque-sei campioni del Mondo, qualcuno vicecampione del Mondo in rosa, e nessuno si azzardava a dire una parola contro Felipe Melo. Noi abbiamo dovuto tenere Ciro, perché altrimenti lo avrebbe menato. Ciro è calmo e tranquillo, ma non puoi permetterti di alzare la voce contro l'allenatore".


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