L'impatto dell'approdo ai quarti sulle casse (e sul mercato) dell'Inter
L'Inter si gode il pareggio a reti bianche contro il Porto nel ritorno degli ottavi di finale della UEFA Champions League. Ai nerazzurri è bastato solo un pari per staccare il biglietto per i quarti, grazie al gol griffato Romelu Lukaku durante il match d'andata. Sospiro di sollievo per il club targato Suning, che adesso dà anche una boccata d'ossigeno al bilancio.
Come spiega l'edizione odierna La Gazzetta dello Sport, nel bilancio era stato previsto il terzo posto nel girone di Champions e quindi il passaggio in Europa League. L'Inter però ha passato un girone di ferro con Barcellona, Bayern Monaco e Viktoria Plzen, e adesso - dopo anche aver espugnato il Dragao - arriverà dalle parti della sede di Viale della Liberazione un bonifico di 10,6 come premio per l'accesso ai quarti. A questi vanno anche aggiunti i 6,7 milioni dell'incasso dell'incontro dell'andata e oltre a qualche sponsor c'è la quota del market pool UEFA per le partite disputate nella competizione.
Quest'incasso guadagnato in Champions permetterà all'Inter di operare sul mercato con più tranquillità: adesso la cessione obbligata diventa solo una, con Dumfries e Brozovic che restano i nomi caldi. Solo uno lascerà Appiano in caso di maxi offerta, mentre per i colpi in entrata si prosegue sul fronte Lukaku (dove l'Inter potrà avanzare la richiesta di abbassare la cifra del trasferimento rispetto all'ultimo affare stabilito coi blues). Sempre in entrata prosegue la ricerca di un sostituto di Skriniar (che approderà al Psg al termine della stagione), e sui rinnovi - con questo guadagno in Europa - i nerazzurri avranno verosimilmente meno problemi per il prolungamento di Alessandro Bastoni.