L'impatto devastante di Osimhen in Napoli-Juve

Victor James Osimhen
Victor James Osimhen / Giuseppe Bellini/GettyImages
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Il Napoli ha battuto la Juventus per 5-1. Scala reale quella dei partenopei, che hanno archiviato agevolmente la pratica bianconera. Ad andare a segno nel big match dello stadio Maradona sono stati Osimhen (doppietta), Rrahmani, Kvarastkhelia ed Elmas. Concentriamoci un attimo sul centravanti azzurro: il suo impatto è stato semplicemente devastante. Il nigeriano ha attaccato la profondità, ha fatto girare la testa a Bremer e - inoltre - ha firmato l'assist per il secondo gol griffato Kvara.

Spalletti se lo coccola, tanto che nel post-partita ha espresso parole al miele nei confronti dell'attaccante: “Lui si butta su qualsiasi pallone. Mi viene da ridere perché immagino quanto ancora può migliorare. Quando Politano gli ha messo quella palla lui si è avventato. Fisicamente è davvero devastante. Poi sul secondo gol fa un movimento bellissimo e Kvaratskhelia gli offre un pallone bellissimo".

Già, devastante. Come sottolineato in precedenza il suo apporto si è rivelato decisivo. Il giocatore ha ancora ampi margini di miglioramento, ma la prestazione con la Juve ha certificato tutto quel che è stato fatto di buono in questa stagione. C'è da dire anche che la strategia del Napoli si è rivelata vincente: la squadra allenata da Spalletti ha fatto alzare il baricentro e la retroguardia agli avversari, lasciando sempre "Osi" a tu per tu con Bremer (letteralmente fatto a pezzi in ogni confronto).

Bremer è uscito con le "ossa rotte" dal duello col nigeriano, che l'ha portato a spasso per tutto il match e che gli ha fatto registrare la peggior prestazione da quando è in bianconero. Salta però un dato curioso in duesto duello: in tutti i match ha sempre avuto la meglio l'attaccante, segnando quattro gol e inanellando anche un assist. E pensare che il brasiliano aveva anche detto di saperlo marcare a dovere.

Veloce, cinico e spietato. In sintesi, Osimhen - con la prova sontuosa di ieri - si conferma l'incubo di Gleison Bremer. La prestazione dell'attaccante è da incorniciare: pressa, recupera, si inserisce e segna il primo gol a una delle tre big del nostro campionato. Agilità e anche...stazza, senza neanche disdegnare un movimento sulle fasce (precisamente a destra). Spalletti l'ha detto: i margini di miglioramento esistono e sono impressionanti, proprio come le statistiche e l'impatto contro la "Vecchia Signora".

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