L'indizio che può allontanare Luciano Spalletti da un futuro al Napoli
L'avvicinarsi dell'estate fa sì che tanti aspetti dati per appurati, persino per scontati, finiscano per prestare il fianco a spifferi e a direzioni inattese: in casa Napoli tiene banco, dopo lo storico Scudetto conquistato, il futuro di Luciano Spalletti e negli ultimi giorni iniziano a emergere dubbi e idee che vanno in una direzione diversa rispetto a quella di un idillio rinsaldato.
Come spesso accade in situazioni simili è evidente il peso di ciò che emerge tra le righe, anche di indizi: il Corriere dello Sport di oggi si sofferma proprio su un indizio potenzialmente significativo. Spalletti, spiega il quotidiano, non prenderà parte alla presentazione del ritiro azzurro a Dimaro e Folgarida.
Ci sarà il presidente De Laurentiis, come di consueto e come ovvio che sia, ma nessuna traccia del tecnico nell'invito ufficiale. Dopo l'incontro di venerdì sera, a cena, non si è dunque avuta l'accelerata tanto attesa, quella che avrebbe dovuto portare definitivamente tutte le certezze del caso.
Diventa interessante a tal proposito riflettere sul rinnovo automatico fino al 2024: Spalletti non avrebbe gradito le modalità da "prova di forza" con cui la società ha fatto valere l'opzione. Già la giornata odierna potrà dire qualcosa sulla possibilità di scacciare i dubbi e le nubi, rinnovando l'idillio e derubricando tutto ai classici spifferi, tipici di questo periodo.
Anche La Gazzetta dello Sport, intanto, tira fuori tutti i dubbi del caso e parla addirittura di braccio di ferro, paventando l'idea che il tecnico "rischi di restare fermo un anno" qualora le possibili divergenze con la proprietà (su temi di garanzie tecniche) non si appianassero.