L'Inter esagera a Via del Mare, 0-4 al Lecce e +9 sulla Juventus
L'Inter deve rispondere alla vittoria interna della Juventus e nella fredda trasferta di Lecce non mancano le novità. Simone Inzaghi ne cambia 7 rispetto alla sfida di Champions League con l'Atletico Madrid, in un ampio turnover tra titolari febbricitanti e occasioni per riposarsi.
C'è Audero in porta al posto di Sommer, difeso dal tridente inedito Bisseck-de Virj-Carlos Augusto. Sulle fasce operano Denzel Dumfries e Federico Dimarco, in cabina di regia figura Asllani, con Davide Frattesi e l'inamovibile Henrikh Mkhitaryan ai suoi lati. Marcus Thuram è infortunato, ed è Alexis Sanchez a prendersi un posto da titolare in avanti, al fianco del capitano Lautaro Martinez.
Le formazioni ufficiali di Lecce-Inter
Lecce (4-3-3): Falcone; Gendrey, Baschirotto, Touba, Gallo; Blin, Ramadani, Rafia, Almqvist, Krstovic, Sansone. Allenatore: Roberto D'Aversa.
Inter (3-5-2): Audero; Bisseck, de Vrij, Carlos Augusto; Dumfries, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Dimarco; Sanchez, Lautaro. Allenatore: Simone Inzaghi.
La chiave tattica della partita
Lautaro e Almqvist, non a confronto, ma come protagonisti delle prime due palle-gol della sfida, che arrivano nei primi 5 minuti su sviluppi di calci piazzati e che terminano entrambe abbondantemente fuori dallo specchio, nonostante la buona posizione di tiro.
Il Lecce pressa alto e crea problemi alla costruzione della squadra nerazzurra che, anche per il corposo innesto di un alto numero di calciatori che raramente giocano insieme, fatica a uscire in modo pulito dalla propria metà campo. Ed è in un momento negativo e da un lancio troppo ardito di Touba che si orgina il vantaggio di Lautaro Martinez.
I padroni di casa sbagliano una sola giocata e l'Inter punisce subito. Il tentativo di imbucata viene intercettato da Carlos Augusto, Mkhitaryan riceve e allunga per Asllani che con l'esterno destro dipinge per il suo capitano. L'argentino si allunga la palla, ma poi in spaccata riesce ad incrociare alle spalle di Falcone portando la sua squadra in vantaggio e realizzando il gol numero 100 della sua carriera in Serie A.
Dopo il vantaggio l'Inter si scioglie e il Lecce accusa. Il secondo tentativo rilevante è di Mkhitaryan che, servito da un dolce assist di Sanchez, spara un sinistro velenoso che lambisce soltanto il palo. Poi la trama che si riavvolge fino a prima del gol. I padroni di casa alzano nuovamente la pressione lasciando tanto campo da attaccare in contropiede, ma arrivando più spesso in area di rigore avversaria.
I ritmi si abbassano, forse volutamente nella preparazione della gara di Inzaghi, e gli animi si scaldano. Il gioco viene frazionato da i tanti falli che portano l'arbitro a interrompere ripetutamente la sfida fino al duplice fischio.
Fischio che si rivelerà essere l'ultimo di Doveri nella domenica di Via del Mare. Al rientro il campo delle due squadre la principale novità riguarda proprio il direttore di gara. Doveri non ce la fa in seguito a un infortunio, lo sostituisce il quarto uomo Baroni. Non ci sono modifiche invece tra i 22 di Lecce e Inter scesi in campo nella prima frazione.
Pochi secondi e Inter subito in sofferenza. Sansone viene murato e poi Blin si coordina di testa in tuffo su assist di Gallo e sfiora la traversa con Audero immobile. I nerazzurri si svegliano subito ed è Dimarco, su stop di petto di Lautaro, a battere un colpo potente, ma centrale a cui Falcone risponde con i pugni. Il gol è questione di tempo: Bisseck in percussione, Lautaro per Sanchez, Sanchez per il solito inserimento di Frattesi, con un palla geniale per il numero 16, raddoppio Inter.
Alla squadra di Inzaghi non vanno lasciati spazi e il Lecce di D'Aversa lo impara a sue spese dopo pochi minuti. È ancora Frattesi a correre a campo aperto, Lautaro lo segue a distanza e ha bisogno soltanto di appoggiare il piede per depositare la sfera nella porta vuota e triplicare, chiudendo la gara con una quarantina di minuti d'anticipo.
La solita girandola di cambi di Inzaghi per far riposare Lautaro e Mkhitaryan e un poker che arriva da calcio piazzato. Della battuta si incarica Dimarco che pennella sulla testa di de Vrij; l'olandese gira all'incrocio e trova il gol che gli mancava dal 29 ottobre 2022, 0-4. Nell'ultimo quarto d'ora la sfida scorre senza particolari emozioni, con il pubblico di Via del Mare che canta e Inzaghi che ragala uno spezzone al nuovo arrivato Buchanan e all'esordiente Akinsamiro.
L'Inter passeggia nonostante le numerose assenze e si dimostra ancora di un livello diverso rispetto alle inseguitrici.
L'episodio della partita
101 gol in Serie A. In molti speravano che l'argentino tagliasse questo traguardo nella corrente stagione; nessuno credeva che ci sarebbe riuscito con ancora 10 gare da disputare. Una media imbarazzante, considerando che non è nemmeno rigorista. La consacrazione di Lautaro Martinez come uno degli attaccanti più forti in circolazione prosegure dal campionato italiano, giornata dopo giornata, casa o trasferta non fa alcuna differenza.