L'Inter passa a Firenze con molti brividi e il solito Lautaro
A Firenze sbarca l'Inter di Simone Inzaghi per volare in vetta alla classifica dopo il pareggio casalingo della Juventus contro l'Empoli. Ad accoglierlo Vincenzo Italiano, scottato dalla netta sconfitta in Supercoppa Italiana contro il Napoli. Poche le sorprese del tecnico viola nell'undici titolare. Davanti a Terracciano la linea a quattro composta da Faraoni, Martinez Quarta, Ranieri e Parisi e in mediana Duncan e Arthur. Un cambio avviene nel riscaldamento. Sottil si accomoda per Nzola, che si prende il posto di vertice centrale dell'attacco, con Beltrán alle sue spalle, Ikoné a destra e Bonaventura adattato a sinistra.
Nell'Inter ci sono diverse novità dovute ad acciacchi e squalifiche. Sempre Sommer a proteggere la porta nerazzurra, con Pavard, De Vrij e Bastoni a proteggerlo. Sulle corsie Darmian a destra con Carlos Augusto a sinistra; in mediana mancano Calhanoglu e Barella, sostituiti da Asllani e Frattesi, a completare il trio con Mkhitaryan. La coppia d'attacco è la più prolifica del campionato: Lautaro Martinez e Marcus Thuram.
Le formazioni ufficiali di Fiorentina-Inter
INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Bastoni; Darmian, Frattesi, Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto; Thuram, Lautaro Martínez. Allenatore: Simone Inzaghi.
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Faraoni, Martinez Quarta, Ranieri, Parisi; Arthur, Duncan; Ikonè, Bonaventura, Nzola; Beltran. Allenatore: Vincenzo Italiano.
La chiave tattica della partita
La Fiorentina ha il baricentro molto alto fin dalle battute iniziali e calcia in porta subito con Nzola, giocata che resta soltanto un segnale vista la segnalazione di fuorigioco, la parata di Sommer può essere archiviata. Nei dieci minuti dopo il fischio di Aureliano sembra stare meglio la squadra viola, ma come accade di solito, la prima occasione vera è della squadra di Inzaghi. Martinez Quarta sbaglia un passaggio in impostazione, Lautaro ci si avventa e conduce la transizione fino a un tiro pericoloso deviato in corner.
L'Inter tiene poco palla, cerca subito la verticale e sfiora ancora il vantaggio. Darmian manda Thuram in porta, il francese serve perfettamente Carlos Augusto, ma Faraoni devia in angolo prima dell'ex Monza. Angolo dal quale la Fiorentina però non si salva. A battere è proprio il sostituto di Calhanoglu, Asllani, pennellata sul primo palo e solita girata di testa di Lautaro Martinez. C'è un check del VAR per una spinta dell'argentino su Parisi, ma l'arbitro non viene richiamato al monitor. Dopo un quarto d'ora l'Inter passa a Firenze.
Inter che non rinuncia mai a girare la sfera anche a ridosso della propria area di rigore e, quando riesce a spezzare la prima linea di pressione, trova tantissimo campo da attaccare in profondità. L'occasione per il raddoppio nerazzurro capita sui piedi di Thuram che semina gli avversari nonostante corra con la palla al piede, ma inciampa sull'ultima zolla prima dell'area di rigore. La squadra ospite alza il baricentro ed è ancora pericolosa con il 9 francese che serve un assist a Frattesi, il cui tiro di prima intenzione termina sui guantoni di Terracciano.
Spavento passato, la Fiorentina è viva. E ci prova con un Bonaventura che stoppa il cross di Faraoni in area, e gira con Pavard addosso sotto la traversa. Sommer la vede all'ultimo e smanaccia in corner con un grandissimo intervento. La gara si fa confusa, ma la squadra di Italiano cresce nel finale di primo tempo: Faraoni, servito da Bonaventura, imbuca per Nzola, ma Bastoni scivola con un intervento miracoloso che evita il pareggio. I primi 45 si chiudono con un vantaggio di misura dell'Inter, minato dalle molte offensive viola.
Un solo cambio alla ripresa. Italiano toglie Arthur dopo un tempo e manda in campo Maxime Lopez. La gara è bella così e non cambia trama nel secondo tempo, entrambe le squadre sono molto pericolose. La Fiorentina dipende dalle idee di Bonaventura, l'Inter dagli spunti di Lautaro. Al 60° la solita mano di Inzaghi. Escono Bastoni, Darmian e Thuram, sostituiti da Acerbi, Dumfries e Arnautovic; Italiano però non resta a guardare e regala ai tifosi una mezz'ora di Nico Gonzalez (esce Ikoné).
Le squadre si allungano e Nzola spreca due volte in area di rigore dopo essersi costruito due grandi occasioni su palle sventagliate in avanti. Ora la viola meriterebbe il pareggio. E su una sponda di Nico Gonzalez, Sommer esce con i pungi e colpisce pallone e volto di Nzola. C'è un check del VAR, che in questa occasione richiama Aureliano al monitor: calcio di rigore. Nico apre il piattone, ma il suo tiro è incredibilmente debole e Sommer si riscatta bloccandolo a terra.
La Fiorentina si riversa in avanti con più cuore che idee chiare, ma l'Inter si difende strenuamente e chiude la porta di Sommer passando di misura.
L'episodio della partita
Arriva nel momento topico di una partita ricca di occasioni e molto divertente. L'Inter, nonostante i tanti centimetri, fa fatica sulle palle alte. Sommer più di tutti in occasione del rigore causato ingenuamente su Nzola. La Fiorentina, dopo le occasioni sciupate, vede finalmente la luce del pareggio all'uscita di un tunnel che si sta avvicinando. Dal dischetto va il rientrante Nico Gonzalez, ma Sommer lo ipnotizza e gli basta cadere a terra per bloccare il tiro debole alla sua destra. L'ennesimo rigore fallito nella 22ª giornata di Serie A.