L'ultima settimana di Paulo Dybala
È stata una settimana caotica, intensa. Giorni inizialmente tristi per i tifosi giallorossi, sempre più indirizzati verso l'accettazione di un addio che sembrava escluso con lo scadere della clausola rescissoria. Poi quell'offerta che ha svegliato tutti, quei 75 milioni di euro in tre anni contro i quali nemmeno i migliori club di Premier League possono competere; una quantità di denaro fuori mercato che sembrava condurre verso l'inevitabile saluto. Paulo Dybala via da Roma dopo due stagioni.
La fase di digestione di una realtà del genere avviene in modi differenti per ognuno. C'è chi si infervora con la società per l'addio del calciatore migliore della rosa a campionato già iniziato, chi la propizia cercando i lati positivi nell'alleggerimento del bilancio e chi cerca nei nuovi acquisti dei motivi logici, spesso ricondotti alla sfera tecnico-tattica, per dare un senso a una trattativa lampo.
Lo scorso 22 agosto 2022 Paulo Dybala era a un passo dalla firma con l'Al-Qadsiah, pronto a scrivere il suo nome su un contratto che gli avrebbe permesso di guadagnare in tre anni più di quanto guadagnato negli ultimi 12 con i club in cui ha militato. L'incontro a Trigoria tra le parti e la sensazione all'uscita, riportata anche dai principali insider di mercato, che la luce verde fosse finalmente scattata per risolvere l'impasse dell'ultima settimana.
Mentre i nostalgici si affidavano ai video dei suoi gol più belli, delle giocate più decisive nel biennio giallorosso, è arrivata la svolta, ma non nel senso atteso. Con un video sui propri canali social, Paulo Dybala ha comunicato la sua permanenza generando reazioni apprezzate quasi esclusivamente per i nuovi acquisti. "Grazie Roma, ci vediamo domenica" il messaggio che inizialmente lasciava il dubbio riguardo a un eventuale saluto all'Olimpico, ipotesi subito scongiurata dal compagno di squadra e Nazionale Leandro Paredes con una storia sul suo profilo instagram.
Se sta diventando sempre più raro che un calciatore rifiuti offerte del genere per restare nel club europeo in cui milita, è forse impossibile rintracciare una situazione simile negli ultimi anni, in cui la Saudi Pro League è diventata un nuovo polo del panorama mondiale. L'ultimo ripensamento di Paulo Dybala suona quasi come una sua conclusione mancina inaspettata e dalla traiettoria inarrivabile. Come i gol inseriti nel video, la giocata contro il Feyenoord o la rete al Milan, e ancora il gol da distanza siderale contro il Torino allo Stadio Olimpico.
Quella conclusione venne festeggiata dall'argentino con un abbraccio intenso con l'allenatore Daniele De Rossi, in un'esultanza di rabbia in un momento molto delicato della passata stagione. Il tecnico, più volte interrogato sulla questione, aveva affermato che gli attori della trattativa ne avrebbero parlato il prossimo 2 settembre. La soluzione è però arrivata con una settimana d'anticipo, curando quel mal d'estate stava interessando gli ultimi dieci giorni di agosto dei tifosi giallorossi.
Tutti i pensieri sugli eventuali sostituti dell'argentino cadono, tutti gli approfondimenti perdono di valore. Parte della scelta di Paulo Dybala di restare a Roma per almeno un altro anno è legata, in che misura può essere un argomento di discussione, non solo alla bellezza della città e al benessere di vivere in Italia, ma anche all'affetto che il suo pubblico non gli ha mai smesso di mostrare, dall'unica e entusiasmante accoglienza nel 2022 al sostegno dopo Budapest, fino alla cocente attesa a Trigoria per quell'addio che pareva inevitabile.
Una decisione importante che dopo i forti segnali dal mercato in entrata giallorossa, scongiura una situazione potenzialmente critica e agisce da propulsore per rendere la Roma competitiva almeno quanto una settimana fa, con quella sfumatura argentina che ha conquistato il popolo della Capitale.