La carta che la Juventus si è giocata per convincere Djalò al trasferimento
Siamo entrati in quella che potrebbe essere la settimana decisiva per il trasferimento di Tiago Djalò alla Juventus. I bianconeri hanno già raggiunto da un paio di giorni l'accordo con il Lille sulla base di 3,5 milioni di euro, una cifra che può sembrare molto bassa (soprattutto per le somme che girano oggigiorno), ma della quale il club francese si è dovuto accontentare pur di non perdere il difensore portoghese a parametro zero in estate.
Secondo l'edizione odierna di Tuttosport, per accelerare i tempi della trattativa, la Juve ha dato mandato a un intermediario d'eccezione: Timothy Weah. I due sono stati compagni fino allo scorso anno e l'americano avrebbe già telefonato a Djalò per parlargli con toni entusiastici della società bianconera.
Presentando un'offerta per un trasferimento già a gennaio, la Juve è riuscita ad anticipare la concorrenza dell'Inter, che invece spingeva per un arrivo del giocatore in estate. Prima di chiudere la trattativa, la Vecchia Signora ha però bisogno di autofinanziarsi con una cessione. Il possibile sacrificato sarebbe Filippo Ranocchia, attualmente in prestito all'Empoli ma corteggiato dal Palermo. Il giovane centrocampista non è convinto di scendere in Serie B, seppur per accasarsi in una squadra ambiziosa come quella rosanero.