La carta Cristiano Ronaldo costa alla Juventus (ancora) 19 milioni di euro?

Cristiano Ronaldo
Cristiano Ronaldo / Quality Sport Images/GettyImages
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In casa Juve, tra le tante vicende ancora lontane dalla parola fine, quella relativa alla famosa "carta Cristiano Ronaldo" si arricchisce di ulteriori particolari. Secondo Repubblica, l'Amministratore Delegato del club Maurizio Arrivabene, promise di fornire questo documento ai PM Marco Gianoglio, Mario Bendoni e Ciro Santoriello. Ma quella famosa carta non venne mai presentata alla Procura e gli investigatori sostengono di averla trovata all'interno di uno studio legale.

Questo famoso e tanto discusso documento riguarda un debito residuo dopo la cessione di Ronaldo al Manchester, comunicata il 31 agosto 2021. Al portoghese andavano ancora corrisposti 28 milioni di euro lordi di stipendi maturati nel periodo del Covid. Una parte è stata pagata, ma restano ancora 19 milioni non saldati.

Dalle intercettazioni, però, gli investigatori vengono a conoscenza di una "bozza di incentivo all’esodo" per le retribuzioni ancora da versare, "ma non sono ancora definite le modalità di pagamento". "Si tratta di stipendi arretrati – spiegano i Pm nella richiesta di misura – che i soggetti ascoltati ipotizzano di condizionare alla permanenza di Cristiano Ronaldo al Manchester". Il debito residuo da restituire al calciatore sarebbe all'interno della scrittura firmata da Paratici.

Inoltre sarebbero emersi dei particolari all'interno di un dialogo tra Arrivabene e Agnelli, in cui l'AD bianconero spiega lo stato della trattativa con il Manchester United: "abbiamo valutato bene tutti i numeri, anche perché ci sono i pregressi dei suoi stipendi (Ronaldo ndr) maturati con il Covid, stiamo definendo il meccanismo per la nostra controfferta allo United". Inoltre, Arrivabene spiega come "ci abbiamo provato in tutti i modi con Jorge (Mendes, ndr) ma non riusciamo a toccargli gli stipendi".

Dunque la vicenda di quella famosa "carta", che se saltata fuori avrebbe permesso alla Procura di "saltare alla gola" dei dirigenti bianconeri, sembra ancora ben lontana da una conclusione.