La coesistenza Barella-Frattesi, il derby e Lautaro: il commento di Inzaghi

Le dichiarazioni di Inzaghi, tecnico dell'Inter, in vista della sfida contro il Milan.
Simone Inzaghi
Simone Inzaghi / Jean Catuffe/GettyImages
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Simone Inzaghi, tecnico dell'Inter, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in vista del derby contro il Milan. L'allenatore nerazzurro ha spiegato ai giornalisti l'importanza della sfida del Meazza dopo le prime tre giornate di Serie A vinte contro Monza, Cagliari e Fiorentina, oltre a soffermarsi su alcune scelte. Ecco quanto affermato.

Sull'importanza del derby: "Il Milan ha impressionato, come noi. Sarà una gara importante, che vorremo giocare nel migliore dei modi".

Su Frattesi: "Davide è un giocatore che abbiamo voluto tutti quanti, fortemente. Si è inserito benissimo, lavora molto bene da due mesi con i suoi compagni, poi chiaramente devo fare delle scelte e sono contento di doverle fare. Lo dicevo l'anno scorso, negli ultimi mesi ho potuto scegliere come ora e siamo migliorati".

Sul livello raggiunto: "Sappiamo tutti quanto conti questa partita, quello che rappresenta per noi, per la società, per i tifosi. I ragazzi si sono preparati meglio, a livello di formazione sia io che gli altri allenatori non abbiamo potuto avere la stessa preparazione delle altre partite, ma è una cosa con cui sappiamo di dover convivere. Sanchez lo vedrò solo oggi, Cuadrado spero si possa allenare al meglio ma ieri l'ho visto sereno: spero di averli entrambi a disposizione di domani, poi dovrò fare delle scelte".

Sulle prime gare di campionato: "Guardando le squadre, parlo dell'undici iniziale, noi abbiamo cambiato due giocatori e il Milan penso tre-quattro. Non c'è tanta differenza: sono due squadre che hanno rinnovato tanto, sono partite entrambe bene e con la loro identità. Domani non è decisiva, ma sappiamo tutti quello che riveste per i nostri tifosi".

Sul Milan: "È tanto che ci si affronta, i principi sono gli stessi. Abbiamo guardato le partite di campionato, che hanno dato indicazioni per quanto riguarda il Milan".

Sul "sentirsi più forti" e sui derby dell'anno scorso: "Se penso ai derby dello scorso anno, sono orgoglioso di averli vinti, di aver dato gioia ai nostri tifosi, di aver vinto un trofeo e giocato una finale. Però i precedenti non vanno in campo".

Su Leao: "Sarà un osservato speciale, è un giocatore di grandissima qualità. Cercheremo di prendere contromisure, come sempre fatto".

Rafael Leao
Rafael Leao / Silvia Lore/GettyImages

Sui derby vinti: "Abbiamo tanto rispetto del Milan, sappiamo che tutte le squadre non hanno potuto lavorare come in settimana ordinaria: ci sono giocatori che hanno viaggiato, altri he hanno fatto 180 minuti. Dovremo essere bravi".

Sull'ispirarsi alle scelte di Spalletti su Frattesi e Barella: "Sì, ma hanno già giocato a partita in corso. Sono giocatori simili, ma che possono giocare insieme tranquillamente: sono simili, ma possono farlo e l'hanno dimostrato. Vedremo, come ho detto prima l'unico mio pensiero è scegliere per il bene dell'Inter: poi chiunque giochi lo vedremo di volta in volta".

Davide Frattesi, Nicolo Barella
Davide Frattesi, Nicolo Barella / Jonathan Moscrop/GettyImages

Sempre sull'importanza del derby: "Sarebbe un bel messaggio. Poi per quanto riguarda griglie o pronostici, sono cose che non mi piacciono e l'ho sempre detto. Fino a tre partite fa si diceva che l'Inter è peggiorata perché ha perso giocatori importantissimi. Ora sembra che debba vincere l'Inter, anche se probabilmente lo giocherà l'Italia e non l'Inter. Non ci tiriamo indietro, sappiamo cosa significa questa maglia, ma sappiamo anche di avere avversari forti".

Sull'importanza di partire bene: "Quello è l'auspicio e il desiderio, poi non bisogna pensare alla carta o all'avversario: sappiamo che il campionato italiano presenta insidie ogni domenica e mercoledì. Il desiderio e l'auspicio è di avere tutti i giocatori disponibili: stanno lavorando tutti bene".

Sul maxi recupero a gara in corso e sull'essere preparati: "Assolutamente sì, dobbiamo essere pronti a questo tipo di recuperi e ne abbiamo parlato anche durante l'ultima riunione con gli arbitri, con Rocchi. Si è parlato di questo, noi abbiamo chiesto che sia tutto più veloce, anche per gli interventi al VAR, perché avere tanto recupero condiziona. Ma sappiamo che non è così solo in Italia".

Sul sentirsi pronti: "Guardando a quello che abbiamo fatto le dico di sì, chiaramente dobbiamo ancora iniziare il percorso: a me basterebbe avere tutta la rosa a disposizione. Sappiamo che non è semplicissimo, oggi penso di avere tutti a disposizione e poi domani dovrò fare delle scelte in base alla partita di domani. Poi penseremo a quello che verrà dopo".

Sempre sul Milan: "Hanno cambiato, prima giocavano con due mediani e ora Krunic rimane più in protezione. Però i principi mi sembrano gli stessi: è una squadra aggressiva, organizzata, ben allenata, hanno messo più fisicità e senz'altro farà bene. Calcio offensivo? Prevederlo adesso è una cosa a cui non so rispondere: so che si affrontano due squadre che stanno bene, che stanno giocando un ottimo calcio, che arrivano a questa gara con la certezza di avere fatto un ottimo precampionato e che devono organizzare una partita importante dopo un periodo in cui hanno avuto tanti giocatori fuori".

Sull'Inter che è più forte dell'anno scorso:"È una domanda che mi hanno già fatto, lo diranno il tempo e il campo. Noi sappiamo di avere cambiato tanti giocatori, perché cambiare 12 giocatori non è mai semplice. Sappiamo che per ora sono partiti dall'inizio solo due nuovi, così come di aver perso giocatori importantissimi, perché ne avevamo bisogno. Però allo stesso tempo la società è stata bravissima a lavorare, mettendo in squadre giocatori giovani e altri più esperti che aiuteranno i primi. È normale che siamo partiti bene e stiamo lavorando bene, ma il tempo darà la risposta a questa domanda".

Sulla formazione: "Sì, perché ce ne sono sempre. Quest'oggi ancora di più, ho visto Lautaro solo ieri per mezz'ora, Sanchez e Cuadrado li vedrò oggi, quindi dovrò cercare di valutare, di capire che abbiamo giocatori che hanno giocato 180 minuti, altri 45. Ho dubbi e oggi faremo la rifinitura, poi domani sceglierò per il bene dell'Inter".

Juan Cuadrado
Juan Cuadrado / Jonathan Moscrop/GettyImages

Sull'Inter obbligata a vincere:"No, ho fatto prima una battuta perché quello che leggevo tre settimane fa o che mi riferiscono e quello che mi riferiscono ora non è un problema. È giusto giocare le partite al livello massimo, sappiamo di esserci arrivati e questo mi rende difficile rispondere anche a qualche domanda di prima, se l'Inter è più forte o meno. Spero di fare 60 partite, ma lo dirà il tempo. Noi siamo all'Inter, siamo qui per vincere e per dare soddisfazioni ai nostri tifosi: lavoriamo per questo ogni giorno a cento all'ora".

Su Frattesi-Barella:"Ne ho parlato prima e lo ripeto. Non è un problema, anzi ad avercene... Con l'Al Nassr hanno giocato insieme e l'hanno dimostrato due giorni fa: Frattesi è rimasto a destra e Barella si è spostato a sinistra, ma entrambi hanno compiti da mezzala e sanno di dover sia difendere che offendere. Il calcio ha fasi da giocare di squadra".

Su Pioli e sulla forza dell'allenatore: "Fa tutto parte del nostro mestiere, del nostro lavoro. Con Pioli ci conosciamo da tempo, c'è grandissima stima reciproca: ognuno sta facendo la propria strada, poi quale sia la migliore non lo so. Io sono orgoglioso di quello che ho fatto sinora, in questi due anni fatti benissimo con i ragazzi: adesso affrontiamo una stagione che sarà piena di insidie".