La corsa Scudetto e il riferimento alle spese della Juve: Acerbi dopo Genoa-Inter

Acerbi
Acerbi / Simone Arveda/GettyImages
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Marassi sta risultando un campo importante anche per la corsa Scudetto, considerando come il Genoa sia riuscito a fermare sull'1-1 sia la Juventus che l'Inter: i bianconeri hanno oggi la possibilità di portarsi di nuovo a -2 dalla vetta in caso di successo nel big match contro la Roma. Francesco Acerbi, centrale dell'Inter, ha parlato ai microfoni di DAZN nel post partita del pari col Genoa soffermandosi anche sulla lotta Scudetto e sugli equilibri in vetta, con tanto di riferimento alle spese della Juventus. Queste le parole di Acerbi:

Il commento sull'1-1: “Sapevamo che sarebbe stata una partita brutta, su un campo ostico, contro una squadra che non fa giocare. Abbiamo sofferto parecchio specie sui calci piazzati, direi che il pareggio è giusto” riporta FcInterNews.

Il peso del sogno Scudetto: "In Champions è stato un percorso inaspettato dopo il girone fatto bene, poi la finale è stata la ciliegina sulla torta. È una partita secca, può succedere di tutto. Però ricordo una cosa: abbiamo cambiato tanti giocatori, Thuram che non pensavo fosse così forte ma anche Carlos Augusto, Bisseck. Però sono andati via Brozovic, Dzeko, Lukaku, giocatori fortissimi anche in Europa, e abbiamo messo giocatori che erano punti di domanda ma si son dimostrati molto forti anche grazie al gruppo che è ottimo e ha fatto il resto. Poi abbiamo voglia di fare le cose in grande, dopo sette vittorie in trasferta ci può stare pareggiare su un campo difficile, però cerchiamo di puntare sempre in alto perché abbiamo le capacità per farlo. Poi la fortuna può capitare a noi…”.

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Inter più forte delle rivali? Noi come gruppo abbiamo la forza di dire di poter competere con tutti. Però ricordo alla gente che dice che l'Inter è la squadra più forte del campionato che come sono arrivati tanti giocatori forti, sono andati via tanti giocatori forti. La Juventus ha speso 200 milioni per gente come Bremer, Chiesa e Vlahovic; noi abbiamo preso dei parametri zero. Dobbiamo essere equilibrati, sappiamo chi siamo e cosa vogliamo; speriamo di fare qualcosa di importante che è nelle nostre corde”.