La crescita economica del Man United nonostante la crisi sportiva nel post Ferguson

Oltre due miliardi spesi in undici anni sul mercato, un fatturato in continua ascesa e il monte ingaggi è raddoppiato dal 2013 al 2024, ma in diminuzione rispetto allo scorso anno.
Manchester United
Manchester United / Michael Regan/GettyImages
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Quella che va a concludersi rischia di diventare la peggior stagione del Manchester United del dopo Sir Alex Ferguson. Con tre gare ancora da disputare, quest'anno i Red Devils hanno conquistato appena 54 punti (dieci in meno del peggior United degli ultimi undici anni) e si ritrovano in ottava posizione (il peggior risultato è stato un settimo posto), sorpassati anche da un anonimo Chelsea. Di questo passo rischia di non partecipare alle competizioni europee nella prossima stagione.

Una crisi di risultati che va avanti da circa undici anni. Nonostante ciò si è registrata una evoluzione economica del club che nell'ultimo anno ha sfiorato i 650 milioni di euro di fatturato.

Crisi sportiva del Manchester United post Ferguson

L'ultima Premier League vinta dal Manchester United risale alla stagione 2012-13, quella dell'addio di Sir Alex Ferguson che lasciò la panchina dell'Old Trafford da vincitore. Da quel momento in poi sui Red Devils è calata la notte e non sono più stati competitivi in campionato. Nelle successive undici stagioni (compresa quella attuale), il Man Utd ha conquistato appena due secondi posti, due terzi posti, un quarto posto e per sei stagioni è stato fuori dalla Top 4 (che garantisce l'accesso alla Champions League) chiudendo le annate tra la quinta e l'attuale ottava posizione in classifica.

Numeri impietosi per la squadra più titolata d'Inghilterra, salvata - se così si può dire - da alcune vittorie estemporanee. Negli ultimi undici anni il Manchester United ha aggiunto in bacheca appena due Coppe di Lega (2016-17 e 2022-23), due Community Shield (2013-14 e 2016-17), una FA Cup (2015-16) e una Europa League (2016-17). Un totale di sei trofei, di cui tre vinti da José Mourinho e gli altri tre da spartire tra gli altri cinque allenatori (più Giggs e Carrick, traghettatori in due periodi diversi) che si sono seduti sulla panchina dell'Old Trafford nell'era post Ferguson.

In Champions League il miglior risultato ottenuto in questi undici anni è stato il quarto di finale raggiunto in due occasioni (2013-14) e (2018-19).

I risultati del Man United dal 2013 ad oggi

STAGIONE

IN INGHILTERRA

IN EUROPA

2013-14

7° Premier League
Vittoria Community Shield
Terzo Turno FA Cup
Semifinali League Cup

Quarti di finale UCL

2014-15

4° Premier League
Quinto turno FA Cup
Quinto turno League Cup

2015-16

5° Premier League
Vittoria FA Cup
Quarto Turno League Cup

Fase a gironi UCL
Ottavi di finale UEL

2016-17

6° Premier League
Vittoria Community Shield
Quarti di finale FA Cup
Vittoria League Cup

Vittoria Europa League

2017-18

2° Premier League
Finale FA Cup
Quinto turno League Cup

Finale Supercoppa UEFA
Ottavi di finale UCL

2018-19

6° Premier League
Quarti di finale FA Cup
Sedicesimi di finale League Cup

Quarti di finale UCL

2019-20

3° Premier League
Semifinale FA Cup
Semifinale League Cup

Semifinale UEL

2020-21

2° Premier League
Quarti di finale FA Cup
Semifinale League Cup

Finale UEL

2021-22

6° Premier League
Quarto Turno FA Cup
Terzo Turno League Cup

Ottavi di finale UCL

2022-23

3° Premier League
Vince League Cup
Finale FA Cup

Quarti di finale UEL

2023-24

8° Premier League (?)
Ottavi di finale League Cup
Finale FA Cup (?)

Fase a gironi UCL

*UCL = Champions League; UEL = Europa League; League Cup = Carabao Cup

Tutti gli allenatori del Man United dopo l'addio di Sir Alex Ferguson

  • 2013-14 | David Moyes, da aprile Ryan Giggs (ad interim)
  • 2014-15 | Louis van Gaal
  • 2015-16 | Louis van Gaal
  • 2016-17 | José Mourinho
  • 2017-18 | José Mourinho
  • 2018-19 | José Mourinho, da dicembre Ole Gunnar Solskjaer
  • 2019-20 | Ole Gunnar Solskjaer
  • 2020-21 | Ole Gunnar Solskjaer
  • 2021-22 | Ole Gunnar Solskjaer, da novembre Michael Carrick (ad interim), poi Ralf Rangnick
  • 2022-23 | Erik ten Hag
  • 2023-24 | Erik ten Hag

Crescita economica del Manchester United post Ferguson

La crisi sportiva del Manchester United non ha tarpato le ali alla crescita economica del club inglese. Gli undici anni deludenti dal punto di vista sportivo non hanno intaccato la forza del brand, che gode ancora di grande popolarità negli Stati Uniti e in Cina, due importanti mercati per lo sviluppo economico dei Red Devils.

Evoluzione del fatturato del Man United dal 2013 ad oggi

363 milioni di sterline. Questo è il fatturato del Manchester United della stagione 2012-13, l'ultima con Alex Ferguson alla guida della squadra. Nei successivi undici anni il bilancio economico non ha risentito dei risultati sportivi, soffrendo solamente in occasione del Covid.

Appena due stagioni dopo l'addio del manager scozzese, i Red Devils hanno toccato e superato i 500 milioni di sterline di fatturato, arrivando a superare i 600 milioni nella stagione 2018-19. La pandemia ha colpito tutti i club del mondo, compreso lo United che ha visto crollare i propri ricavi sotto i 500 milioni di sterline nella stagione 2020-21, tornando a crescere già nella successiva stagione e toccando la cifra record di 648 milioni di sterline nella stagione 2022-23.

STAGIONE

RICAVI ANNUI (IN STERLINE)

2013-14

433,2 mln £

2014-15

395 mln £

2015-16

515,3 mln £

2016-17

581,2 mln £

2017-18

590 mln £

2018-19

627 mln £

2019-20

509 mln £

2020-21

494,2 mln £

2021-22

583,2 mln £

2022-23

648,4 mln £

I ricavi dallo sponsor tecnico con e dopo Sir Alex Ferguson

La forza del brand è evidente anche nella gestione dei rinnovi pluriennali con gli sponsor tecnici. Nel 2002 il Manchester United passa da Umbro a Nike siglando un contratto pluriennale terminato nel 2015, portando nelle casse del club un totale di 303 milioni di sterline in tredici anni, circa 38 milioni di sterline l'anno.

Conclusa la partnership con Nike, i Red Devils passano (o tornano, considerando anche la sponsorizzazione tecnica dal 1980 al 1992) al marchio adidas sottoscrivendo un contratto di dieci anni (fino al 2025) da 750 milioni di sterline, circa 75 milioni di sterline l'anno, raddoppiando le cifre del precedente accordo.

Non è tutto. Perché il Man Utd, nonostante il decennio con risultati sportivi lontani dalla fama del club, ha già messo nero su bianco il rinnovo con adidas per le successive dieci stagioni (2025-35) assicurandosi un incasso minimo di 900 milioni di sterline totali, ossia 90 milioni annui.

PERIODO

SPONSOR TECNICO

INCASSO ANNUO MEDIO

INCASSO TOTALE NEL PERIODO

2002-15

Nike

38 mln £

303 mln £

2015-25

adidas

75 mln £

750 mln £

2025-35

adidas

90 mln £

900 mln £

Il calciomercato del Manchester United post Ferguson

Non si può dire che i cattivi risultati siano legati ai pochi investimenti sul mercato. Nelle undici stagioni legate al post Ferguson, il Manchester United ha speso sul mercato quasi due miliardi di euro, incassando meno di 500 milioni di euro. In questo stesso periodo i Red Devils hanno raddoppiato il monte ingaggi passando dai 113 milioni di euro della stagione 2013-14 agli attuali 231 milioni di euro, comunque in ribasso rispetto ai quasi 300 milioni dell'annata 2022-23.

Monte ingaggi del Man Utd United dal 2013 ad oggi

  • 2013-14 | 113 milioni di euro
  • 2014-15 | 166,2 milioni di euro
  • 2015-16 | 143,3 milioni di euro
  • 2016-17 | 177 milioni di euro
  • 2017-18 | 189 milioni di euro
  • 2018-19 | 174,3 milioni di euro
  • 2019-20 | 191 milioni di euro
  • 2020-21 | 223,6 milioni di euro
  • 2021-22 | 271,4 milioni di euro
  • 2022-23 | 287,2 milioni di euro
  • 2023-24 | 230,9 milioni di euro

Gli acquisti fallimentari del Man Utd nel post Ferguson

Due miliardi di euro investiti sul mercato per appena sei titoli, di cui solo uno a livello europeo. In questi ultimi undici anni tante operazioni in entrata molto costose si sono rivelate dei clamorosi flop. A partire dal giocatore più costoso del Man United: Paul Pogba. Il francese è stato riportato alla base - essendo cresciuto nell'Academy dei Red Devils - versando nelle casse della Juventus circa 105 milioni di euro. Il rendimento del Campione del Mondo 2018 non ha rispettato le aspettative e soprattutto la cifra spesa per acquistarlo.

Situazione simile per Antony, strappato per 95 milioni di euro all'Ajax. Il brasiliano in Inghilterra è un lontano parente del giocatore visto in Eredivisie e in Champions League con la maglia dei lancieri. Tra le delusioni totali di questi undici anni troviamo tanti altri calciatori: da Sancho (che per tornare competitivo e giocarsi una coppa europea ha fatto un passo indietro tornando in prestito al Borussia Dortmund) a Casemiro, da Onana a Maguirre passando per van de Beek e Varane. Giocatori che sono costati dai 40 ai 90 milioni di euro a testa.

Nell'era post Ferguson abbiamo visto anche il ritorno al Man United di Cristiano Ronaldo. Operazione che non ha dato i frutti sperati e seconda avventura in Premier League durata appena un anno e mezzo con la decisione di trasferirsi all'Al-Nassr in Arabia Saudita.