La differenza tra la Juve di Motta e quella di Allegri secondo Evelina Christillin
Thiago Motta promosso a pieni voti. Non solo dai verdetti del campo che vedono la Juventus a punteggio pieno e in attesa di affrontare la Roma in una gara che potrebbe consegnarle il primato in solitaria, ma anche per filosofia di gioco e politica giovanile. Parola di Evelina Christillin, dirigente dell'UEFA, nonché grande tifosa bianconera, che ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ha espresso i propri complimenti nei confronti del tecnico italo-brasiliano.
La nuova Juve: "Tanti giovani e un grande mercato: ci divertiamo. Sono felice di rivedere la mia Juve al centro dell’attenzione che merita. Gli ultimi anni sono stati davvero difficili. È una rinascita. Thiago Motta, le partite con Como e Verona: una squadra brillante, divertente. Tanti giovani. Una campagna acquisti costosa ma di cui c’era bisogno. Anche se all’inizio molti si lamentavano: non compriamo niente, dicevano, non arriva nessuno… Visto? Ferrero e Scanavino sanno far quadrare i conti, sono qui per questo. La società e Giuntoli hanno ben presente il punto di caduta. La Juve ha venduto molto, ha realizzato ricchissime plusvalenze. Qualche difficoltà in più l’anno prossimo, forse, ma se cominciamo a vincere…".
Gli obiettivi dei bianconeri: "Non pretendiamo di vincere oggi ma stiamo vedendo bel gioco e in questo momento ci basta. Divertirsi è il primo successo. Entrare in campo senza più mettere le coronarie a rischio per il “corto muso”, senza la sofferenza per il goal da difendere. Abbiamo ritrovato la capacità di “sentirci felici”. Difensivo è il “corto muso” degli ultimi anni. Neanche la prima Juve di Allegri lo era, ma con quella difesa e quella mediana potevi far tutto. Due nomi: Vlahovic e Locatelli. Il modo in cui giocano fa capire che la situazione è cambiata. Poi Mbangula in campo per Douglas Luiz che è costato 50 milioni. Ho pensato: “Motta provoca?”. No, ha scelto bene. E Savona, giovanissimo, valdostano come me: mi ha emozionato".