La Fiorentina deve acquistare una punta dopo l'infortunio di Cabral?

Cabral
Cabral / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Proprio quando Arthur Cabral sembrava aver ingranato, col gran gol contro il Monza come potenziale scintilla per una nuova vita in maglia viola, ecco arrivare una brutta tegola con cui fare i conti per Vincenzo Italiano e la sua Fiorentina.

Erano attesi per oggi gli esami del brasiliano e l'esito, ufficializzato dal club viola, è tutt'altro che incoraggiante: "ACF Fiorentina comunica che, nella giornata di ieri, il calciatore Arthur Cabral è stato sottoposto ad accertamenti diagnostici a seguito dell’infortunio occorso durante la partita di sabato contro il Sassuolo. Gli esami strumentali effettuati hanno evidenziato una lesione di secondo grado del bicipite femorale della coscia sinistra" si legge nella nota ufficiale gigliata.

Arthur Mendonça Cabral
L'esultanza di Cabral / Gabriele Maltinti/GettyImages

A questo punto non è complesso immaginare uno stop prolungato anche se le stime in tal senso sono premature e oscillano tra i 30 e i 50 giorni: ad ogni modo, anche accelerando i tempi, si tratterà di fare a meno del brasiliano per un numero di partite importante, in un momento chiave della stagione.

La Fiorentina deve intervenire sul mercato?

L'interrogativo a questo punto riguarda la possibilità, la necessità, di intervenire sul mercato in entrata nel reparto avanzato e di aggiungere un'altra punta a quelle a disposizione di Italiano. In assoluto il fulcro della questione, oltre che ai tempi effettivi per il ritorno di Cabral, si lega alla condizione di Luka Jovic e alla possibilità di puntare sul serbo da titolare in modo continuo.

Luka Jovic
Luka Jovic / Gabriele Maltinti/GettyImages

Spesso le parole di Italiano, anche al di là delle sue scelte, non risultano particolarmente incoraggianti: "Ogni tanto viene fuori qualche problemino..." ha ribadito oggi il tecnico, esprimendo il disappunto per la situazione di emergenza perpetua dovuta ad acciacchi più o meno seri. Qualora Jovic fosse utilizzabile da titolare e con una discreta continuità potrebbe anche risultare valida l'idea di puntare appunto sul serbo e, nella logica di fisiologico turnover, utilizzare Kouamé in qualità di prima punta (come accaduto nella ripresa col Sassuolo).

Se Jovic fosse disponibile solo a mezzo servizio, però, risulterebbe complesso affidare tutto il peso dell'attacco a Kouamé - come terminale offensivo - e diventerebbe dunque valida l'idea di assicurarsi un rinforzo al più presto. Il profilo ideale? Con tutta probabilità occorrerebbe rivlgersi all'usato sicuro, senza concedersi esperimenti o senza cedere al fascino di idee esotiche: un profilo come Belotti o come quello del compagno di squadra Shomurodov rappresenterebbero piste credibili e valide, se davvero Jovic non dovesse dare le giuste garanzie dal punto di vista della tenuta fisica e atletica.