La Fiorentina domina, la Juventus vince con Miretti: 1-0 bianconero al Franchi

Un gol nel primo tempo regala tre punti incredibili alla Juventus.
ACF Fiorentina v Juventus - Serie A TIM
ACF Fiorentina v Juventus - Serie A TIM / Gabriele Maltinti/GettyImages
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La Juventus al Franchi per provare a sfruttare il passo falso del Milan con l'Udinese e a tenere la distanza dall'Inter capolista. Italiano accoglie Allegri in una Firenze in difficoltà, con la curva Fiesole assente per motivi noti e diverse novità in campo. Parisi gioca a destra, Ranieri e Quarta sono al centro della difesa con Biraghi a sinistra; nella mediana a due c'è l'ex Arthur con Mandragora al suo fianco, Nico Gonzalez sulla trequarti, Barak e Kouame in fascia a sostegno di Beltrán. Fuori Bonaventura e Nzola.

Il tecnico bianconero risponde con il solito Szczesny e il confermato trio difensivo Gatti-Bremer-Rugani. In mediana agisce Locatelli, con Rabiot e Miretti ai suoi lati; sulle corsie spazio per Kostic e McKennie, con l'ex Federico Chiesa e ancora Moise Kean in avanti. Partono fuori Vlahovic e Milik.

Le formazioni ufficiali di Fiorentina-Juventus

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Parisi, Ranieri, Martinez Quarta, Biraghi; Arthur, Mandragora; Nico Gonzalez, Barak, Kouamé; Beltràn. Allenatore: Vincenzo Italiano.

JUVENTUS (3-5-2): Szczęsny; Gatti, Bremer, Rugani; McKennie, Miretti, Locatelli, Rabiot, Kostic; Chiesa, Kean. Allenatore: Massimiliano Allegri.

La chiave tattica della partita

I primi dieci minuti scorrono veloci, con un calcio confuso a centrocampo, la Fiorentina che cerca il modo di prendersi più metri possibili e la Juventus che contiene senza riuscire a ripartire. Al decimo però la gara cambia. È Rabiot a costruire e Miretti a finalizzare, le due mezz'ali. Il francese trova a destra McKennie, che di prima verticalizza per Kean, sponda dell'attaccante ancora per il francese che porta avanti la sfera a grandi falcate e serve Kostic sulla corsa. Il cross di sinistro del serbo è perfetto per l'inserimento di Miretti, bravissimo ad aprire il piatto e ingannare Terracciano per il vantaggio bianconero. Azione creata a sinistra e conclusa a destra.

Fabio Miretti
ACF Fiorentina v Juventus - Serie A TIM / Gabriele Maltinti/GettyImages

La Juventus segna, ma la Fiorentina cresce per posizionamento e creazione di occasioni. Nico Gonzalez effettua un tiro al volo bellissimo su cui Szczesny deve esaltarsi e poco dopo è Kouame a spaventare con una conclusione terminata alto. Non è una reazione timida quella della squadra di Vincenzo Italiano che chiude gli ospiti nella propria metà campo e sfiora più volte il pareggio. Szczesny deve volare ancora sulla punizione quasi perfetta di Cristiano Biraghi; poi resta invece immobile sul colpo di testa di Ranieri che lambisce il palo. Il primo tempo si chiude con la Juventus che difende a stento il vantaggio e la Fiorentina che non concretizza le tante palle-gol create.

Nzola per Beltrán è l'unica modifica al rientro in campo delle due squadre, con Italiano cambia la sua punta centrale dopo un primo tempo abbastanza deludente dell'argentino. Il ritmo dei primi dieci minuti della seconda frazione è forsennato. La Fiorentina spinge e prova a pareggiarla a tutti i costi, e la fatica nel contenerla si può rintracciare nei volti visibilmenti stanchi di McKennie e Kostic, gli uomini sulle corsie.

La Juventus non riesce a uscire da questa situazione, anche se sulle palle alte la difesa di Szczesny è dominante. Italiano inserisce Bonaventura e Allegri poco dopo risponde con Cambiaso (a centrocampo), Milik e Vlahovic, ma la viola schiaccia gli ospiti senza pause, giocando una gara al limite.

L'accettazione della sofferenza regala tre punti alla Juventus. La Fiorentina ci prova fino all'ultimo secondo, ma non riesce più a creare occasioni pericolose. Vittoria incredibili per i bianconeri, per la differenza vista nei 97 minuti di gara.

L'episodio della partita

Il primo di Miretti dopo quasi 60 gare con la Juventus. È un primo che regala tre punti sofferti, bellissimi per i tifosi bianconeri. In trasferta a Firenze il suo piatto conclude un'azione magnifica che regge per tutta la partita, grazie allo stoico lavoro difensivo di ogni uomo di Massimiliano Allegri.