La Fiorentina e il paradosso dei centrali mancini: un segnale di mercato?
La sessione di mercato estivo della Fiorentina sembra dover partire col piede ben premuto sull'acceleratore, una novità pensando a tante sessioni vissute con la necessità di ricostruire la squadra fino alle ultime battute: per Mandragora è già tempo di visite (a Villa Stuart), Jovic e Dodò d'altro canto sono ormai colpi vicini alla realizzazione.
Non mancano però, come sempre quando si parla di mercato, possibili grattacapi legati alle uscite e il nome più ricorrente in tal senso è quello di Nikola Milenkovic: il serbo, da anni un pilastro della retroguardia, viene accostato sistematicamente a big come Inter, Milan e Napoli ed è evidente che - a un anno dalla scadenza - un addio sia tutt'altro che improbabile.
Se da un lato, dopo un investimento comunque importante, Martinez Quarta confida di poter tornare definitivamente nel giro dei titolari è chiaro che, anche per un discorso meramente numerico, debba arrivare almeno un nuovo centrale. Incuriosisce, in questo senso, il profilo che sta emergendo con più frequenza dalle cronache di mercato: si parla spesso, infatti, di difensori centrali di piede mancino come Marcos Senesi o il biancoceleste Francesco Acerbi.
Si tratta insomma di centrali che si integrerebbero insomma maggiormente con lo stesso Milenkovic che non con l'altro titolare viola, il brasiliano Igor. Quest'ultimo, divenuto un punto fermo nel suo percorso vissuto con Italiano nell'ultima stagione, è a sua volta al centro di tante voci di mercato: nei mesi scorsi l'agente non ha negato di aver ricevuto sondaggi e interessamenti, pur senza vere e proprie trattative avviate con la Fiorentina.
Diventa chiaro che, pur con la volontà di base di restare in viola, accostamenti con club del calibro di Juventus e Napoli possano ingolosire, impedendo di dare per scontato l'epilogo. Le quotazioni di un addio di Milenkovic restano sensibilmente più elevate ma, al contempo, chissà che gli accostamenti a centrali mancini di livello (potenziali titolari) non dicano qualcosa anche sul futuro di Igor e su un possibile scenario sorprendente per la difesa gigliata.
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