La Fiorentina ha già battuto David Moyes in Europa
Correva l'anno 2008, tre lustri e 15 primavere fa. La Fiorentina tornava per la prima volta in Europa dopo il fallimento e raggiungeva un'incredibile Semifinale di Coppa Uefa, prima che la stessa cambiasse denominazione in Europa League. I viola allenati da Cesare Prandelli, quarti in Serie A, si rivelavano una certezza anche oltre i confini.
Un percorso, quello di 15 anni fa, condotto più o meno nello stesso modo di quello odierno, con il turno preliminare sofferto contro il Groningen e spuntato ai calci di rigore. Nessun problema invece nella singolare fase a gironi, conclusa senza sconfitte e al secondo posto dietro al Villarreal; poi Rosenborg, Everton, PSV e Rangers, con la fatale lotteria che sorride agli scozzesi e nega la Finale alla squadra toscana.
Tra tutti questi doppi confronti ce n'è uno che risalta in vista della Finale di Conference League in programma il prossimo 7 giugno a Praga contro il West Ham. Non abbiamo rintracciato precedenti nella storia delle due squadre, ma ne esiste uno (doppio) con l'attuale allenatore degli hammers David Moyes, quando sedeva sulla panchina dell'Everton.
Il 6 marzo 2008 la Fiorentina ospita gli inglesi dell'Everton al Franchi per la gara di andata degli Ottavi di Finale di Coppa Uefa. I toscani sono favoriti e dopo una settantina di minuti sbloccano lo 0-0 con il destro preciso dalla distanza di Zdravko Kuzmanovic. Ne passano altri dieci e il raddoppio all'80° di Riccardo Montolivo, al volo su assist di Jorgensen, semplifica la qualificazione. Finisce 2-0 in patria.
Al ritorno la Fiorentina deve gestire, ma subisce subito l'1-0 di Andy Johnson. L'Everton è arrembante e difficile da contenere e il 2-0 che prolunga la sfida lo segna dalla distanza l'attuale allenatore dell'Arsenal Mikel Arteta. Uno dei centrocampisti migliori che dalle parti blu di Liverpool ricordino nel XXI secolo.
È 2-0, ma il doppio confronto potrebbe risolversi già nei 90 minuti in favore degli inglesi allenati da David Moyes. Potrebbe, ma l'Everton sbatte più volte su un ispiratissimo Sebastien Frey che si esalta con parate spettacolari in tuffo, trascinando una Fiorentina stanca prima ai tempi supplementari e poi ai calci di rigore.
Dal dischetto, in gare così delicate, può succedere di tutto. Spesso vince chi ha il portiere migliore, altre volte chi ha i tiratori migliori, o un mix delle due cose. In tutti i casi conta la pressione con cui i calciatori arrivano a calciare. Pressione che in questo caso punisce i padroni di Goodison Park.
Dal dischetto iniziano le toffees con Thomas Gravesen, entrato proprio per calciarlo, che non sbaglia. Risponde Pazzini con un rigore all'incrocio e tocca a Yakubu che colpisce il palo. Montolivo porta in vantaggio i suoi con una botta centrale e i Quarti di Finale sono più vicini. Arteta è freddissimo nel calciare centrale dopo aver fatto sedere Frey e Osvaldo apre il piatto senza sprecare il vantaggio. Phil Jagielka si incarica del quarto penalty e questa volta Frey lo allontana dalla porta consegnando Mario Santana il match point. L'argentino calcia come Osvaldo e la Fiorentina passa il turno dopo un grande spavento.
15 anni dopo non è rimasto praticamente nulla di quella Fiorentina, dalla proprietà, alla dirigenza, passando per allenatori e giocatori. 15 anni dopo la Fiorentina gocherà una delle partite più importanti della sua storia. Una Finale al termine di un biennio fantastico con Vincenzo Italiano, una Finale europea per riscattare quella di Coppa Italia persa contro l'Inter.
David Moyes sarà sulla panchina avversaria e, se la sfida dovesse protrarsi fino alla lotteria dei rigori, è molto probabile che qualche cattivo ricordo occuperà parte dei pensieri nella testa dell'allenatore del West Ham.