La Fiorentina presenta la maglia 2023/24: novità, caratteristiche e curiosità
In totale e sorprendente discontinuità rispetto al passato, quando la presentazione della nuova maglia viola aveva luogo in estate, durante il ritiro precampionato, la Fiorentina ha scelto di seguire la routine ormai comune anche in Serie A: il club gigliato ha presentato la nuova maglia home per la stagione 2023/24, realizzata dallo sponsor tecnico Kappa (legato ai viola dalla stagione 2020/21).
Non mancano, come sempre in questi casi, aspetti degni di sottolineatura, elementi anche controversi pronti a far discutere i tifosi, anche in modo divisivo. Si tratta della seconda stagione col nuovo stemma sul petto, dopo il restyling dello scorso anno, e in tal senso la novità appare ormai digerita.
Il concept: DNA/Giglio, il richiamo funziona?
D'altro canto - soffermandosi proprio sul tema del giglio - scopriamo quanto lo storico simbolo dei viola diventi centrale nel discorso intrapreso per la stagione 2023/24: "Il design della maglia Home 23/24 si ispira al Giglio, simbolo per eccellenza di Firenze e della Fiorentina. Fiori intrecciati si uniscono con la sinuosità di un DNA, il DNA che accomuna tutti i Viola, tifosi e squadra, mettendo la tecnologia PRO KOMBAT™ al servizio dell’identità e della storia del Club" comunicano in via ufficiale il club e lo sponsor tecnico.
Un proposito che, idealmente, dovrebbe dunque fondere un discorso identitario (quello del giglio) con una trovata estetica originale, che si traduce poi nel DNA tono su tono riportato sulla maglia viola. Proprio tale aspetto sembra aver destato opinioni contrastanti, a livello social, tra i tifosi. Si prosegue dunque col tono su tono, come nella stagione in corso, e dall'esaltazione del nuovo logo (sulla maglia 2022/23) si passa dunque a valorizzare il giglio.
Idea probabilmente valida a priori che, agli occhi di tanti, si perde nella sua realizzazione: il disegno non rende così chiaro che si tratti di gigli ed è logico che, a conti fatti, il richiamo identitario rischi così di perdersi o di restare solo nelle intenzioni.
Il colletto bianco: pochi precedenti
Al contempo, tra gli altri aspetti da sottolineare, spicca il colletto bianco: si tratta di un aspetto tutt'altro che tradizionale, a livello storico, di fatto percorso soltanto nelle stagioni 1991/92 e 2000/01 (con sponsor tecnici, rispettivamente, Lotto e Mizuno).
Sia il colletto bianco che il tono su tono rimandano in qualche modo a un'estetica primi anni '90, rappresentando una soluzione piuttosto in discontinuità con quelle generalmente percorse dai viola e diventando automaticamente divisive. Per quanto riguarda i pantaloncini, almeno basandosi sulla presentazione odierna, si prevede l'utilizzo del viola e - dunque - l'accantonamento dello spezzato viola-bianco visto quasi sistematicamente in questa stagione.