La folle estate di Victor Osimhen da esubero del Napoli: quale sarà il suo futuro?
- Clausola rescissoria da 130 milioni e ingaggio da 10 milioni l'anno
- Nessun club ha proposto una cifra vicina ai 100 milioni di euro al Napoli
- Nell'ultimo giorno sfumate le piste Chelsea e Al-Ahli
Di Marco Deiana
Uno dei casi più clamorosi della sessione di mercato estiva appena terminata è sicuramente quello legato a Victor Osimhen. Dopo aver strappato un rinnovo stellare lo scorso dicembre, con un ingaggio da circa 10 milioni di euro e una clausola rescissoria da 130 milioni di euro, inserita per potersi liberare dal Napoli proprio quest'estate, oggi si ritrova ancora in maglia azzurra e fuori rosa. Una situazione al limite del surreale per il centravanti che ha trascinato la squadra verso lo Scudetto nella stagione 2022-23 con Luciano Spalletti in panchina e che fino a qualche mese fa era oggetto del desiderio di mezza Europa.
E proprio per questo motivo, con l'arrivo di Antonio Conte - che ha chiesto subito il suo pupillo Romelu Lukaku come rinforzo per l'attacco -, l'attaccante nigeriano è stato messo da parte in attesa di piazzarlo sul mercato e finanziare buona parte dei giocatori in entrata. Nessun club però si è presentato dalle parti di De Laurentiis con i 130 milioni di euro della clausola rescissoria, ma neanche con una cifra vicina. Il Paris Saint-Germain ancor prima dell'apertura ufficiale del calciomercato, si vocifera, ha messo sul piatto 200 milioni di euro per la coppia formata da Osimhen e Kvaratskhelia. Proposta rispedita al mittente in poche ore.
Da quel momento c'è stato un silenzio assordante. Qualche sondaggio sempre del PSG, ma con proposte al ribasso mai prese in considerazione da De Laurentiis, qualche voce legata alla Premier League: un po' sull'Arsenal, un po' sul Chelsea e un po' sul Manchester United. Solamente voci, nessuna proposta concreta, neanche vicina ai 100 milioni di euro (cifra che il patron del club campano sperava di incassare per ammortizzare le operazioni in entrata).
Nelle ultime settimane il Chelsea e l'Al-Ahli si sono presentate con intenzioni più serie. Se i Blues però hanno spesso giocato al ribasso (sfruttando il cartellino di Romelu Lukaku, in suo possesso fino a pochi giorni fa, come arma per strappare uno sconto importante), il club saudita ha fatto un passo deciso mettendo sul piatto l'offerta migliore arrivata in estate nella sede del Napoli: 80 milioni di euro tra parte fissa e bonus. Proposta però rimasta in stand-by per la resistenza di Victor Osimhen, non del tutto convinto di lasciare l'Europa a 25 anni, negli anni più importanti della sua carriera.
La situazione si è trascinata fino all'ultimo giorno di mercato per l'Italia (e le principali leghe europee). Nella mattinata di ieri il trasferimento di Osimhen all'Al-Ahli sembrava ormai deciso, con il giocatore disposto a trasferirsi nella Saudi Pro League piuttosto che rimanere bloccato a Napoli, da esubero e fuori rosa. Ma qualcosa si è inceppato con il passare delle ore: l'inserimento del Chelsea sicuramente non ha aiutato nella chiusura dell'affare con il club saudita.
Il finale è noto ormai a tutti: Victor Osimhen è rimasto al Napoli. Sulla rottura dell'operazione con l'Al-Ahli ci sono due versioni: la prima è legata a De Laurentiis e al suo tentativo di strappare qualche milione in più oltre ai 70 milioni fissi e 10 milioni di bonus; la seconda invece è legata al nigeriano che avrebbe chiesto una clausola rescissoria inferiore agli 80 milioni (con l'idea di tornare quanto prima in Europa). La realtà è che l'attaccante da 76 reti in 133 partite con la maglia partenopea, ora si ritrova fuori rosa, con un ingaggio da 10 milioni di euro l'anno.
Osimhen e il Napoli hanno una sola possibilità per separarsi prima di gennaio e questa chance si chiama sempre Saudi Pro League. La sessione di mercato in terra saudita è aperta fino al 2 settembre (inizialmente la chiusura era prevista nei primi giorni di ottobre) e solamente in questo campionato hanno la disponibilità economica per accontentare il club italiano e l'attaccante nigeriano.