La forza del Bayer e le condizioni di Lukaku e Smalling: le parole di De Rossi

Daniele De Rossi
Daniele De Rossi / Francesco Pecoraro/GettyImages
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Vigilia di Europa League per la Roma, impegnata nel match d'andata della semifinale europea contro il Bayer Leverkusen - Campione di Germania. Primi novanta minuti di una sfida che si preannuncia intrigante e divertente tra due squadre con ottime individualità e con una voglia matta di strappare il pass per la finale. Domani la gara d'andata si giocherà allo stadio Olimpico e sarà fondamentale per i giallorossi strappare un risultato positivo per avere un vantaggio tra una settimana in terra tedesca.

Come di consueto alla vigilia del match ha parlato Daniele De Rossi in conferenza stampa e questa è il suo pensiero sulla partita di domani.

"Lukaku ha pochissimo sulla gambe di allenamento, ma è stato poco fuori e ci prendiamo un altro giorno per valutarlo. Ieri sembrava stesse abbastanza bene, vediamo oggi, magari spingiamo un po' di più e vediamo come risponderà. Un piccolo dubbio ce l'ho ancora. Smalling ha fatto tutto quanto in allenamento, spero e penso di recuperarli entrambi. Llorente a destra è un discorso che può starci, lo valutiamo. Cerchiamo di ragionare un po' su tutto".

"Del Bayer Leverkusen non c'è da temere solo la tenuta mentale, ma c'è da temere tutto: come giocano, giocano benissimo, hanno fatto tantissimi risultati consecutivi, hanno giocatori interessanti, stimo molto il loro allenatore per il lavoro che ha fatto. Possono vantare più tempo di lavoro alle spalle con questo allenatore e una cosa rispettare è che sono imbattuti nonostante siano andati sotto varie volte. Oltre a una squadra forte, è una squadra che ha raggiunto una consapevolezza e una tenaccia nel tentare di raggiungere il risultato, anche quando sembrava irrecuperabile. Anche noi però siamo sempre dentro la partita fino all'ultimo, altrimenti non riesce a fare punti a Udine o a recuperare uno svantaggio a Napoli. La nostra squadra ha cuore e ci tiene".

"Si può vincere in una maniera o nell'altra, non c'è uno schieramento iniziale che può essere decisivo. Noi giovani allenatori studiamo allenatori più bravi che ci fanno capire che, una volta che fischia l'arbitro, cominciano a muoversi tutti. Trovi squadre che costruiscono con due centrali alti e il terzino quando giocavo io era un uomo di fascia, mentre ora lo troviamo dentro al campo. A volte ci leghiamo ai moduli per come difendiamo, ma anche lì dipende dal tuo avversario. Sarà una partita a scacchi, divertente, possiamo sfruttare le sovrapposizioni sia a 3 che a 4".

"Non penso alla cabala (ultima partita persa dal Leverkusen contro la Roma lo scorso anno, ndr). Io penso a preparare la partita su quello che i ragazzi incontreranno in campo, incontreranno un Bayer totalmente diverso rispetto a quello dello scorso anno, che era già forte ma meno pericoloso negli ultimi metri. Adesso sanno di essere campioni e hanno la mente sgombra e cercheranno di diventare campioni anche in Europa".

"Ci sono diverse cose, giocatori molto forti che messi nelle giuste condizioni possono far male. È una squadra fisica, solida, con alcune individualità incredibili. Pensiamo a Wirtz, Frimpong, Grimaldo, ma anche Schick è un altro giocatore: è sempre stato forte ma è diventato uomo. In difesa sono solidi e non c'è una qualità particolare. Credo abbiano costruito una squadra veramente forte grazie all'allenatore e ai giocatori".

"La difesa a tre per noi è una possibilità, mi intriga, metterebbe i giocatori nell'uno contro uno. È una cosa che mi piace fare, a volte si dice che questa squadra non lo possa fare perché in alcuni spezzino di partita non è andata bene, ma può essere anche una contromossa importante".


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