La frustrazione di Vlahovic e un rapporto cambiato con Allegri: cosa farà la Juve?
Un repentino passaggio dall'atteso ritorno al gol, con la capacità poi di ripetersi a stretto giro, a un deleterio mix di frustrazione e nervosismo: questa l'attualità per Dusan Vlahovic, alla Juventus, con le reti in campionato contro Lecce e Atalanta che non sono riuscite a spostare oltre il discorso, a diradare una volta per tutte le nubi sul futuro del serbo.
La sostituzione nella semifinale d'andata col Siviglia ha visto l'ex viola reagire in modo tutt'altro che diplomatico, dando segni di rabbia, l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport si sofferma proprio sul periodo vissuto da Vlahovic e sulle conseguenti prospettive future (ormai tutt'altro che certe).
Inizialmente la questione riguardava l'attesa di un calciatore alle prese con problemi fisici, la pubalgia nello specifico, ma che appariva comunque forte di una fiducia salda e dei gradi del titolare a tutti gli effetti, adesso - spiega il quotidiano - il rapporto con Allegri non sarebbe più così idilliaco e la problematica si sarebbe spostata dalla mera attesa della forma migliore.
Allegri ha espresso apprezzamento per l'atteggiamento di Milik, probabilmente più libero di pressioni rispetto a Vlahovic e meno ossessionato dal rendimento personale, ma ciò che più conta è l'atteggiamento della Juventus rispetto al serbo e al suo posto nella squadra di domani.
Senza la Champions League il club potrebbe sacrificare Vlahovic, conclude il quotidiano, a fronte di un'offerta di 60-70 milioni di euro: i club interessati non mancano, soprattutto in Premier League, con Manchester United, Newcastle e Chelsea in cerca di un attaccante (occhio anche al Bayern, al di là delle corteggiatrici inglesi).