La fuga dell'Inter e il confronto con il Napoli di Spalletti
Ha vinto l'Inter. Lo scontro diretto della Serie A 2023-24, e per molti, per estensione, anche lo Scudetto. A San Siro la squadra nerazzurra si è imposta di misura sulla Juventus, grazie a un autogol di Federico Gatti che ha retto per tutti i 90 minuti, e si è presa tre punti pesanti che ne ipotizzano la fuga per la vittoria finale.
Una spallata decisiva per lo Scudetto o soltanto una tappa importante nel percorso? Gli scenari e il percorso della comunicazione dei due allenatori protagonisti della corrente Serie A sono molto chiari. Allegri non ha mai smesso di menzionare la volontà di tornare in Champions League e la stagione sopra le righe dei ragazzi. Nel postpartita di Dazn ha però lasciato aperti altri scenari: Il campionato è lungo e con tanti punti a disposizione. Di solito per le squadre c'è un momento in cui vanno in crisi, noi dobbiamo essere bravi a rimetterci apposto [...] l'Inter è la favorita netta dello Scudetto e lo rimarrà. Se noi saremo bravi a vincere e stargli vicino vedremo.
Diverse le parole di Simone Inzaghi che, dopo esser passato un paio di volte del risultato stretto a causa dei due super interventi di Szczesny, ha ripercorso la strada delle dichiarazioni post-Fiorentina, provando a smorzare l'entusiasmo Scudetto e riferendosi alla vittoria come a soltanto una tappa di un lungo percorso.
Parole, di entrambi, che ormai abbiamo imparato a interpretare. Il cui significato è comprensibile e teso spesso alla protezione di due gruppi che, da agosto ad oggi, stanno mettendo in campo una continuità di prestazioni straordinaria.
A che punto era il Napoli nella passata stagione?
Vi ha fatto riferimento lo stesso Simone Inzaghi nel postpartita: Il Napoli lo scorso anno a questo punto della stagione era molto più avanti. E non gli si può dare torto. L'Inter, dopo 23 giornate (di cui una da recuperare), ha conquistato 57 punti; ha vinto 18 partite su 22, perdendone soltanto una. Ha incassato 10 gol, meno di uno ogni due gare, e ne ha messi a segno 51. Un ritmo infernale per le insegutrici, una solidità imbarazzante.
Se dovesse vincere il recupero contro l'Atalanta (ipoteticamente domani) andrebbe a quota 60 punti (su 69 disponibili) in 23 giornate. Quanti ne aveva il Napoli nella passata stagione? La squadra di Luciano Spalletti ne aveva totalizzati 62 nello stesso numero di giornate. Volava in fuga per uno Scudetto che soltanto un clamoroso suicidio sportivo gli avrebbe tolto.
Una corsa in solitaria per abbracciare la gloria del terzo trionfo partenopeo. Una corsa senza inseguitrici. A separare il primo e il secondo posto, in quel 18 febbraio 2023, c'era proprio l'Inter a quota 47 punti, 15 di differenza. Due in meno rispetto al Milan odierno, in terza posizione a 49. A regalare una lunga e pomposa passerella a Spalletti era stato proprio Inzaghi, lontano dal ruolo di antagonista per lo Scudetto che oggi gioca in maniera esperta Massimiliano Allegri.
La Juventus a questi ritmi è forse impressionante, ma è la naturale sostituta di un Napoli crollato e di un Milan che ha dovuto fare i conti con un momento di crisi. È un'alternativa validissima e per molti versi inaspettata; il ritorno di una certezza della storia italiana senza coppe europee da disputare. Sorprendente? In parte se facciamo un confronto con la passata stagione di Serie A, meno se invece analizziamo quello di crescita su cui si sofferma sempre Massimiliano Allegri.
L'Inter è la netta favorita, la Juventus la netta antagonista, e questo nonostante i due tecnici citino molto spesso anche il Milan come opzione. La Serie A si deciderà tra un paio di squadre su una soglia che, proiettata, promette almeno 90 punti. E più che un'anomalia rispetto alla passata annata, ci auguriamo diventi la prassi anche delle prossime stagioni.