La guida completa sul Messico in vista del Mondiale di Qatar 2022
Dopo aver chiuso il percorso di qualificazione Concacaf a pari punti col Canada, soccombendo però nello scontro diretto, il Messico del Tata Martino si prepara ad affrontare il suo ottavo Mondiale consecutivo e lo fa sapendo di dover gettare il cuore oltre l'ostacolo per superare un girone, il gruppo C di Qatar 22, che comprende (oltre all'Arabia Saudita) Nazionali del calibro di Argentina e Polonia.
La storia del Messico ai Mondiali
Il rapporto tra il Messico e i Mondiali, pensando alle partecipazioni della Tricolor alla competizione, appare per certi versi curioso e dotato di insolita ripetitività: dopo l'exploit dell'86 e l'esclusione forzata da Italia '90, i messicani hanno partecipato a ogni singola edizione e sono arrivati sempre agli ottavi di finale, senza però riuscire ad andare oltre.
Altro aspetto sicuramente curioso, ripercorrendo a ritroso l'esperienza del Messico ai Mondiali, riguarda le due edizioni in cui la Nazionale tricolor è riuscita ad andare più avanti: i quarti di finale (raggiunti nel 1970 e nel 1986) rappresentano il miglior risultato e in entrambi i casi si tratta di edizioni dei Mondiali disputate proprio tra le mura amiche, proprio in Messico.
Nell'ultimo Mondiale, Russia 2018, il risultato è stato ancora una volta - come detto - il raggiungimento degli ottavi: la Nazionale guidata allora da Osorio ottenne il passaggio agli ottavi arrivando seconda, alle spalle della Svezia, in un gruppo che comprendeva anche Corea del Sud e Germania, da segnalare in particolare il successo del debutto proprio contro la Germania, con gol di Lozano.
Il percorso verso Qatar 2022
Il Messico ha chiuso il girone di qualificazione Concacaf ai Mondiali di Qatar 2022 a 28 punti, così come il Canada primo in classifica, perdendo la vetta solo per gli scontri diretti (pareggio 1-1 e sconfitta 1-2 contro i canadesi).
Complessivamente la Tricolor ha ottenuto 8 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte: quella contro il Canada per 1-2 e quella contro gli USA per 0-2, risultati peraltro rimediati nell'arco di pochi giorni (il 13 e il 17 novembre 2021). Per il resto si sottolinea un percorso ricco di successi di misura (ben 5) e si evidenzia la striscia positiva ottenuta nelle sfide disputate nel 2022, tale poi da condurre alla qualificazione diretta, insieme a Canada e Stati Uniti.
La qualificazione a Qatar 22 da parte del Messico non porta certo la firma decisiva di un singolo, considerando come il capocannoniere delle sfide per l'accesso ai Mondiali sia stato Jimenez ad appena 3 gol (Martin e Vega a quota 2, poi tutti marcatori singoli).
Le partite del Messico nelle qualificazioni al Mondiale
- Messico - Giamaica 2-1
- Costa Rica - Messico 0-1
- Panama - Messico 1-1
- Messico - Canada 1-1
- Messico - Honduras 3-0
- El Salvador - Messico 0-2
- USA - Messico 2-0
- Canada - Messico 2-1
- Giamaica - Messico 1-2
- Messico - Costa Rica 0-0
- Messico - Panama 1-0
- Messico - USA 0-0
- Honduras - Messico 0-1
- Messico - El Salvador 2-0
La formazione tipo del Messico
Tra i pali l'esperienza di Ochoa, pronto ad affrontare il suo quinto Mondiale, in difesa la linea a quattro potrebbe essere composta da Sanchez, Moreno, Araujo e Arteaga mentre a metà campo agli "europei" Herrera e Alvarez si può affiancare Rodriguez del Monterrey.
Il tridente offensivo vedrà agire sugli esterni il partenopeo Lozano e Jesus Corona, con Raul Jimenez come prima punta. Il 4-3-3 appare una certezza, accantonato in modo soltanto sporadico in favore del 5-3-2 o del 5-4-1 (come nella sfida persa contro il Canada nel percorso di qualificazione).
Punti di forza e di debolezza del Messico
L'aspetto che più di tutti lascia ben sperare è l'esperienza internazionale dei giocatori, un'esperienza che del resto si traduce anche in più Mondiali disputati: niente timore reverenziale dunque o nessun peccato di gioventù all'orizzonte per un gruppo - o per una parte di esso - che pare ormai arrivato all'atto finale dell'avventura con la Tricolor, volendo ovviamente chiudere in bellezza.
Anche osservando il percorso di qualificazione ai Mondiali, oltre all'amichevole di prestigio con l'Uruguay persa per 0-3, i segnali non sono del tutto incoraggianti a livello di gioco espresso, tutt'altro che spettacolare o entusiasmante agli occhi dei tifosi in vista di un girone duro, che comprenderà Argentina, Polonia e Arabia Saudita.
La stella della Nazionale
Il giocatore più talentuoso del gruppo, un gruppo come detto ricco di esperienza ma meno fornito in quanto a classe, è Hirving Lozano: l'ala del Napoli, già presente tra i convocati nel 2018, ha collezionato appena 2 assist e un gol nel percorso di qualificazione a Qatar 22 ma è chiamato adesso a lasciare il segno e a far valere la propria cifra tecnica.
Il gioiello pronto a consacrarsi
Un nome da seguire con attenzione potrebbe essere senz'altro quello di Marcelo Flores, parliamo di un giovanissimo (un classe 2003) di proprietà dell'Arsenal. Potrebbe, appunto, poiché Martino sembra orientato a lasciarlo fuori dai convocati nonostante la popolarità crescente in Patria e le qualità espresse a livello giovanile in Inghilterra: un'ala rapida e tecnica, abile nell'uno contro uno, che ha tutto il tempo di diventare un protagonista di domani per la Tricolor, pur senza aspettarsi un'esplosione immediata.
Le aspettative
La presenza di Argentina e Polonia nel gruppo C, oltre all'Arabia Saudita, rende complesso - stavolta - immaginare il passaggio agli ottavi come probabile: potrebbe dunque interrompersi la tradizione che, dal '94 in poi, ha visto il Messico superare sempre la fase a gironi per poi fermarsi appunto agli ottavi. Confermare tale consuetudine, anche stavolta, rappresenterebbe senz'altro una vera impresa.