La Juve chiude il 2023 a -2 dall'Inter: Rabiot fredda la Roma, 1-0 all'Allianz

Il 2023 di Serie A si chiude all'Allianz e lo fa in grande stile, col posticipo tra Juventus e Roma: una sfida dai tanti spunti, anche al di là della sfida Allegri-Mourinho con tutto il suo carico simbolico e il suo richiamo mediatico. Prima grande occasione per la Roma, al 5': Cristante fa partire un collo esterno, leggermente deviato da Vlahovic sul palo. A provarci per i bianconeri è lo stesso Vlahovic, sinistro da fuori area ampiamente a lato e poi un destro dal limite, con la stessa sorte. Sfida tra centravanti all'Allianz: anche Lukaku tenta la fortuna, con un sinistro di prima da distanza siderale che finisce alto.

Ancora un'occasione, ancora Vlahovic: ottima difesa del pallone su Llorente e sinistro respinto da Mancini. Lo stesso serbo è in palla e va anche in acrobazia, una girata in bello stile che non trova comunque lo specchio. C'è spazio anche per l'altro componente dell'attacco bianconero: Yildiz è intraprendente e brillante, ci prova alla mezzora col sinistro e il pallone esce di poco sul fondo (dopo una bella azione personale del 2005). A proposito di mancino: Dybala va con l'esterno, giocata preziosa ma pallone che fa la barba al palo ed esce. Ultima grande occasione per Kostic: sinistro indirizzato in porta, Ndicka salva in modo provvidenziale dopo aver letto alla perfezione l'azione.

La ripresa sorride subito ai bianconeri: errore di Kristensen, tocco di Vlahovic e sinistro di Rabiot a beffare Rui Patricio sul primo palo per l'1-0. Primo lampo per la Roma, a caccia del pari, al 72': Dybala va col sinistro da fuori, Szczesny attento blocca senza troppi problemi. I giallorossi non danno vita a un vero assalto e lasciano anzi spazio al contropiede bianconero: all'85' McKennie sfiora il 2-0, Rui Patricio para il tiro del potenziale KO. Si chiude dunque sull'1-0, il classico corto muso firmato Allegri che permette ai bianconeri di tornare a -2 dall'Inter e di chiudere in bellezza il 2023.

La chiave tattica

Possesso palla bianconero, un insolito possesso prolungato in avvio, con la Roma pronta ad affidarsi alle giocate individuali di Dybala e alle sponde di Lukaku. I bianconeri provano ad aggirare la difesa giallorossa, con frequenti cambi di gioco, mentre la Roma resta bassa in fase di non possesso ma quando ha il pallone crea qualità (soprattutto con Dybala da sinistra). Dall'altra parte i bianconeri si appoggiano con frequenza su Vlahovic, capace di farsi valere tra i centrali giallorossi, anche spalle alla porta. La Roma si affida spesso ai lanci lunghi su Lukaku, la difesa bianconera non va comunque in affanno e avvia le ripartenze puntando sulla rapidità di Yildiz e sul fisico di un Vlahovic in fiducia.

Nella fase finale del primo tempo la Roma fa possesso con continuità e in modo efficace, con Dybala che svaria tra la sinistra e la trequarti: fraseggio prolungato dei giallorossi, con la Joya incaricato di cercare l'ultimo passaggio. Un primo tempo senza reti, all'insegna dell'equilibrio: Roma poi più dedita al fraseggio, Juve che prova a colpire in contropiede. Il gol della Juve in avvio di ripresa rende ancora più chiaro il copione: possesso giallorosso e bianconeri sempre compatti in difesa, un vero e proprio marchio di fabbrica, perfettamente in linea con le caratteristiche della squadra di Allegri. La Roma cerca Dybala con insistenza, l'argentino parte largo a destra ed è una spina nel fianco ma non trova sponda nei compagni e talvolta predica nel deserto.

L'episodio della partita

Dopo un primo tempo equilibrato è evidente che la rete di Rabiot in avvio rappresenti il punto di svolta del match, un episodio che permette poi ai bianconeri di vivere la partita come loro solito, in piena comfort zone: possesso in mano agli avversari e grande concentrazione dietro, senza lasciare spazi. Il francese approfitta di un assist di Vlahovic dopo aver avviato l'azione, rompendo una partita fin lì poco entusiasmante a livello individuale.

Il migliore in campo

Vlahovic L'assist per Rabiot impreziosisce certo la sua partita ma sono tanti gli aspetti da sottolineare positivamente nella prova del serbo, già nel primo tempo è un riferimento costante per i compagni e prova a trovare il gol in tutti i modi. Voglia di segnare che non trova un premio ma partita da uomo-squadra, tale da scatenare gli applausi dell'Allianz al momento della sostituzione.