La Juve lavora alle cessioni: tra monetizzazione e abbassamento degli ingaggi

Arkadiusz Milik, Moise Kean
Arkadiusz Milik, Moise Kean / Insidefoto/GettyImages
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Cedere prima di comprare: è la regola d'oro adottata negli ultimi anni da tutte le squadre di Serie A alle prese con una fase di austerity e non ne è esente nemmeno la Juventus che, nonostante la qualificazione alla Champions League 2024/25 e la certezza di partecipare al ricchissimo Mondiale per Club, per il prossimo mercato non potrà contare su un budget poi così significativo e per questo sarà costretta a liberarsi di alcuni giocatori per avere più margine di manovra in entrata.

Stando a quanto riportato da Sport Mediaset, l'obiettivo di Cristiano Giuntoli è di non privarsi dei big della rosa. Di conseguenza, a partire potrebbero essere quei giovani che, al netto delle grandi possibilità di crescita e miglioramento, non vengono considerati indispensabili in quanto hanno vestito la maglia bianconera solo in un paio di occasioni. Stiamo parlando sicuramente di Matias Soulé, il cui valore dopo il prestito al Frosinone è schizzato fino ai 30/35 milioni di euro nonostante l'amaro verdetto della retrocessione. L'argentino verrà prima visionato dal nuovo tecnico Thiago Motta, ma salvo sorprese lascerà Torino per sovvenzionare il mercato. Così come verranno sacrificati Enzo Barrenechea, anche lui reduce da una stagione in Ciociaria, e Dean Huijsen, per il quale la Juve ha già fissato il prezzo.

Per raggiungere una certa stabilità finanziaria sarà però necessario anche alleggerire il monte ingaggi. Un bisogno che potrebbe tradursi nella cessione di giocatori della prima squadra, come Milik, Kostic, Kean e Szczesny. Per una questione legata al rinnovo di contratto, saluterà anche McKennie; mentre per Chiesa e Rabiot si cercherà una soluzione prima dell'inizio dell'Europeo.


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