La Juve può ridurre il salario a Pogba per i continui infortuni? C'è un precedente
Il primo anno del secondo matrimonio tra Paul Pogba e la Juventus non ha prodotto gli effetti sperati. Il centrocampista francese è stato infatti falcidiato dagli infortunio, l'ultimo dei quali rimediato domenica scorsa contro la Cremonese, ed è sceso in campo giusto per qualche spezzone durante la stagione in corso.
Un rendimento ben al di sotto delle aspettative per il Polpo, il quale appena l'estate scorsa è stato accolto con il massimo degli onori dal popolo bianconero, che in lui vedeva il giusto leader per guidare la squadra dopo un anno abbastanza deludente. Con la lesione del retto femorale della coscia sinistra, Pogba sarà costretto a guardare i compagni solo in televisione e il suo ennesimo stop peserà non poco sulle casse della Juve.
Come riporta infatti ilbianconero.com, non esiste una norma che tuteli dal punto di vista economico tutti quei club che hanno in rosa un giocatore afflitto da continui problemi fisici. Pertanto, la Juventus dovrà continuare gli 8 milioni di euro netti al francese.
A meno che? Per venire incontro alla società, Pogba dovrebbe decidere volontariamente di rinunciare al suo stipendio, proprio come fece in passato Fernando Redondo, che nel 2000/01 chiese al Milan di non essere pagato fino al giorno del rientro in campo nel 2002/03.