La Lega non gradisce le parole post Inter-Roma: Mourinho rischia il deferimento
Non è finita l'eterna querelle tra José Mourinho e la Lega Calcio. Secondo quanto riportato infatti da Il Corriere dello Sport, la Procura Federale non ha affatto gradito le dichiarazioni dello Special One al termine di Inter-Roma e sta pensando di aprire un fascicolo contro il tecnico, che rischia anche il deferimento.
Le parole di Mourinho nel post Inter-Roma
Al termine del big match di San Siro perso contro i nerazzurri, Mourinho si era presentato in zona mista nonostante la squalifica e si era scagliato contro l'arbitraggio di Maresca, le cui ammonizioni "sembravano già scelte, non c'è stato rispetto per i miei giocatori".
Al vaglio della Procura Federale ci sono anche le dichiarazioni contro la scelta della Lega Calcio di far giocare la gara di domenica alle ore 18 anziché di lunedì sera. Un fattore che, secondo Mourinho, ha sfavorito la Roma, visto che ha avuto due giorni in meno rispetto all'Inter per preparare la gara dopo l'impegno in Europa League.
In attesa di novità dalla Procura, non si è fatta attendere la risposta dell'ad della Serie A, Luigi De Siervo: "Stimo Mourinho per quello che fa per la Roma e per il calcio, ma le sue dichiarazioni sono suonate come un alibi il tema doveva essere gestito meglio. Dobbiamo considerare che esistono giorni e orari in cui c’è il picco di ascolti televisivi".
Mourinho deferito: il precedente
Già in passato Mourinho è stato deferito dalla Procura Federale durante la sua esperienza da allenatore della Roma. Era già successo lo scorso 19 maggio, quando il tecnico portoghese aveva apertamente criticato l'arbitraggio di Chiffi durante la partita contro il Monza.
"Questo risultato si adatta al peggiore arbitro che ho avuto in carriera e ne ho avuto tanti di scarsi - aveva detto Mourinho, furioso per il rosso estratto a Celik a tempo quasi scaduto - Io penso che l'arbitro non abbia avuto grande influenza sul risultato, ma è dura giocare con lui: tecnicamente orribile, dal punto di vista umano non è empatico, non crea rapporto con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco all'ultimo minuto. Doveva dare un rosso, va a casa frustrato perché non dà il rosso a me perché non gli ho dato l'opportunità. È un po' il limite di questa squadra: non abbiamo la forza che hanno altre società di dire 'questo arbitro non lo vogliamo'. Io ho finito di allenare a venti-trenta minuti dalla fine perché sapevo che altrimenti mi avrebbe espulso". Mourinho aveva poi aggiunto: "Confesso che sono sceso in campo con un microfono: mi sono protetto".
Mourinho è stato poi condannato con 10 giorni di squalifica scontati all'inizio di questo campionato, mentre la Roma è stata costretta a pagare un'ammenda da 50mila euro per responsabilità oggettiva.