La macchina nerazzurra non si ferma, 6-2 sul Brescia: questa Atalanta è inesorabile

Il pareggio ricco di polemiche e di rimpianti contro la Juventus lascia all'Atalanta una forte voglia di riscatto, la volontà di riprendere subito a vincere e di rendere più solida la propria posizione tra le big assolute. La classifica atalantina non esaurisce però i temi del match: è un derby e non uno qualsiasi, dopo mesi che hanno visto Bergamo e Brescia unite nel dolore, epicentro dell'epidemia.

La voglia di riscatto si traduce in una partenza lampo, Pasalic sfrutta di destro un assist di un Malinovskyi in gran forma: Dea in vantaggio già dopo due minuti. Il Brescia, nonostante lo spettro della B più che mai concreto, vorrebbe evitare di vestire i panni dello sparring partner e Torregrossa pareggia, sfruttando un intervento goffo di Caldara. Si tratta però meramente di un flash, l'Atalanta è inesorabile, non si smentisce mai e in cinque minuti riprende in mano la sfida: De Roon e un super Malinovsky, con un gran sinistro, fanno 3-1. Zapata poi sfrutta l'ottavo assist stagionale di Gosens e da due passi firma il 4-1. Sembrava esserci storia dunque, ma così non è.

Il secondo tempo è accademia pura, o meglio nei primi minuti è l'ulteriore conferma della macchina da gol nerazzurra: Pasalic, dopo l'avvio bruciante nel primo tempo, si ripete nella ripresa e porta a casa il pallone, tripletta per lui. Il gol finale di Spalek non cambia le carte in tavola, 6-2, ancora un risultato tennistico per una squadra in grado di arrivare a quota 93 gol dopo 33 giornate. Juve distante sei punti, un occhio di riguardo per il Mapei è d'obbligo ma, al netto dei sogni, il presente e questi numeri da record bastano già per stropicciarsi gli occhi.

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