La nuova tappa della diatriba Juventus-Cristiano Ronaldo e l'ottimismo bianconero
I ricordi lasciati sul campo, a suon di gol e di giocate, non sono gli unici per Cristiano Ronaldo nel suo percorso alla Juventus e - anzi - il presente ci parla una lingua ben diversa da quella delle statistiche da capogiro del portoghese, portandoci su un terreno ben più scivoloso e delicato. Proseguono le schermaglie tra CR7 e la Juventus, domani andrà in scena una nuova udienza (non la prima e verosimilmente neanche l'ultima) relativa al contenzioso sulla quota di stipendio che il portoghese vorrebbe vedersi riconosciuta, vicina ai 20 milioni di euro.
Perché la Juve si dice ottimista?
Si tratta di una cifra che, come noto, si lega al periodo di pandemia, quando la Juve congelò di fatto gli stipendi impegnandosi a corrisponderli successivamente. In casa Juventus però la minaccia rappresentata dalla richiesta di CR7, spiega Tuttosport, non sembra spaventare e - anzi - i bianconeri sarebbero ottimisti in merito all'esito della vicenda. Questo perché il fuoriclasse portoghese, spingendo per raggiungere il Manchester United a un anno dalla scadenza, firmò la liberatoria in cui si assicurava che non dovesse più percepire alcunché dalla Juventus.
Una controfirma che, ad oggi, sembra mettere la Juve in una posizione di serenità rispetto all'intero affare. Una situazione che, insomma, appare chiaramente diversa da quella che ha visto i bianconeri corrispondere a Dybala 3 milioni di euro: la Joya se ne andò infatti regolarmente a parametro zero, senza la necessità di ricorrere a una liberatoria come nel caso di CR7.