La Premier League di 90min | Il Leicester passeggia sul Fulham a Craven Cottage
Londra - I riflessi del sole al tramonto colorano il Tamigi di rosa in questo primo mercoledì di febbraio. La fermata di oggi è Putney Bridge e mi basta fare pochi passi appena uscito dalla stazione, per rendermi conto che qui Londra è completamente diversa da quella popolare di Selhurst Park che ho visitato la settimana scorsa. Una piccola libreria che vende libri usati per una Sterlina, i runner lungo il fiume e decine di bambini che giocano a Bishops Park - è qui che sorge lo stadio dei padroni di casa - rendono il mio tragitto verso Craven Cottage decisamente piacevole. Anche se non si direbbe è mercoledì di Premier nell'ovest di Londra: oggi si gioca Fulham - Leicester City.
Prima di accedere alla Johnny Haynes Stand, è inevitabile il passaggio di rito davanti al cottage che dà il nome allo stadio più antico della capitale inglese in cui, appese alle finestre, si intravedono le maglie dei padroni di casa, che ancora oggi si cambiano qui prima di ogni partita. Alla reception mi accoglie un steward che dopo aver letto il mio nome, mi indica la via per la tribuna in italiano mentre mi dice soddisfatto che sta cercando di impararlo.
Nonostante non ci sia il pubblico e la Riverside Stand sia in fase di ristrutturazione, la magia di questo tempio del calcio d'oltremanica rapisce chiunque passi di qui, tra mattoni e sedie in legno, che in questa parte dello stadio sono ancora quelle originali. La musica a tutto volume e il freestyle compassato di Cengiz Ünder dominano la marcia di avvcinamento al fischio d'inizio. Prima della gara, viene ricordato Sir Tom Moore - il Capitano che ha commosso il Regno Unito con la raccolta fondi (più di 32 milioni di Sterline) per il COVID durante il primo lockdown - scomparso da qualche giorno.
La gara
I padroni di casa provano a partire forte, accompagnati da un "Come on Fulham" proveniente dagli altoparlanti dello stadio che prova a ricreare il clima dei bei tempi. Antonee Robinson, il più propositivo dei suoi, trova Mitrovic dopo un affondo sulla sinistra, ma il serbo manca l'appuntamento con il gol. Tra le voci dei giocatori in campo, spicca quella di Kasper Schmeichel. Il portierone danese, ha senza dubbio ereditato la personalità da papà Peter e guida la squadra dalla propria porta. Le Foxes passano al primo affondo, con Iheanacho bravo a girare di testa un gran cross di Maddison dalla destra. Il Fulham non ci sta e prova a reagire sul finire del primo tempo. Ola Aina salta più in alto di tutti su un corner battuto dalla destra, ma trova la pronta risposta di Schmeichel, che devia in corner con un intervento strepitoso. Sul ribaltamento di fronte arriva il raddoppio degli uomini di Brendan Rodgers: altra giocata incredibile di Maddison che serve Justin per lo 0-2 poco prima del fischio dell'arbitro.
Nonostante il rientro in campo sulle note di London Calling, i Cottagers non appaiono in grado di produrre pericoli offensivi. Il Leicester sembra controllare la gara senza fatica, con Youri Tielemans bravissimo a dettare i tempi ai suoi in fase di costruzione. Al minuto 70' Maddison si dispera per il suo primo passaggio sbagliato in tutto il match, mentre al minuto 80' il Fulham spreca la propria chance per rientrare in partita: Lookman a tu per tu con Schmeichel perde l'attimo e il suo tiro viene deviato in corner da Odoi. Tre punti facili per il Leicester, che vola momentaneamente al terzo posto. Si complica invece la situazione del Fulham, terzultimo a -7 da una salvezza che in questo momento sembra essere complicata soprattutto a causa dell'inefficacia offensiva. Prima di riavviarmi verso la metro, mi fermo per un attimo ad ammirare Craven Cottage ancora una volta e non ho alcun dubbio. Questo stadio e questo angolo magico di Londra, meritano decisamente la Premier League.
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