La presa di posizione di Barella verso chi lo associa al caso scommesse
Il calcio italiano è finito nell'occhio del ciclone quando l'11 ottobre è emerso - nello scoop di Fabrizio Corona - il nome di Nicolò Fagioli nella vicenda calcio scommesse su alcune piattaforme illegali di betting. Il giocatore bianconero, come ufficializzato nei giorni scorsi, resterà fermo sette mesi. Non solo: oltre al centrocampista della Juventus sono adesso indagati Sandro Tonali (con il Newcastle che non ha voluto commentare la vicenda) e Nicolò Zaniolo (per ora all'Aston Villa). Nella giornata odierna, un quotidiano italiano come "La Verità" ha tirato fuori il nome di un giocatore che - a detta del giornale - sarebbe coinvolto in questo caso: Nicolò Barella.
La risposta del centrocampista dell'Inter non si è fatta attendere. Attraverso una storia pubblicata oggi su Instagram, Barella ha commentato così l'indiscrezione di "La Verità": "Da un giornale che si chiama La Verità ci si aspetterebbe più serietà. L'unica verità è che siete dei pagliacci. Sono stato zitto per troppo tempo, nonostante tutto quello che ho letto sul mio conto. Non mi sono mai piaciuti i giochi d'azzardo, figuriamoci le scommesse (per lo più sul mio lavoro). L'unica cosa che mi interessa è tutelare le mie figlie e la mia famiglia da questa merda. Per questo da oggi passerò per vie legali".
Barella risponde così alla notizia, senza filtri e lanciando una bordata al quotidiano in questione. Il giocatore precisa come non gli siano mai piaciuti i giochi d'azzardo, specialmente le scommesse calcistiche.