La prima mossa di Oaktree da proprietario dell'Inter: il rinnovo di Simone Inzaghi
Simone Inzaghi e l'Inter proseguiranno ancora nella stessa direzione. Una notizia che fino a qualche giorno fa era scontata, ma l'insediamento di Oaktree ha improvvisamente avvolto il club con un alone di incertezza da cui nemmeno il tecnico capace di vincere 6 titoli in 3 anni sembrava esente. Alla fine però non c'è stato nessun colpo di scena e i tifosi possono tirare un sospiro di sollievo, dato che nella giornata di ieri c'è stato un primo incontro conoscitivo tra Inzaghi e il fondo californiano in cui le parti hanno confermato la volontà di continuare insieme.
Durante il summit, durato all'incirca un paio d'ore, non si è parlato di mercato - di quello se ne parlerà nei prossimi giorni insieme a Marotta, Ausilio e Baccin - bensì della strategia da adottare per il bene dell'Inter. Stando a quanto riportato da Sport Mediaset, Oaktree non intende infatti smantellare la squadra campione d'Italia e ha in mente una gestione a medio-lungo termine che prevede il raggiungimento della sostenibilità finanziaria della società e allo stesso tempo la conquista di nuovi traguardi sportivi. Tradotto: i nerazzurri continueranno a lavorare come hanno sempre fatto negli ultimi anni, cedendo prima di acquistare e non spendendo mai più di quanto si guadagna. Oaktree ha intuito le potenzialità di crescita dell'Inter e prima di venderla nuovamente intende sfruttarle al massimo.
Per restare nell'élite del calcio bisogna però blindare quei giocatori che hanno contribuito al raggiungimento di tale status. Il fondo statunitense lo sa bene, perciò non si farà problemi a procedere con i rinnovi di contratto di Barella, Lautaro (anche se in questo caso la situazione è più delicata) e dello stesso Simone Inzaghi, il cui ingaggio salirà da 5,5 a 6,5 milioni a stagione in segno di riconoscenza per il lavoro svolto negli ultimi anni.