La pubalgia, il piede debole e la reazione alle voci: la rinascita di Vlahovic
La chimera della continuità in bianconero non sembra più tale, per Dusan Vlahovic, e l'inizio del campionato 2023/24 sta regalando sensazioni più che mai positive all'attaccante serbo della Juventus, spesso accusato di non riuscire più ad esprimersi sui livelli visti a Firenze, prima del costoso approdo agli ordini di Allegri.
Al di là dei 4 gol messi già a segno fin qui, in altrettante partite, Vlahovic si è caricato il peso offensivo della Juve sulle spalle e finalmente appare del tutto al centro dell'undici di Allegri. L'edizione odierna di Repubblica si sofferma su questa versione inedita di Vlahovic, una nuova e incoraggiante fase per il serbo che si lega a diversi aspetti, partendo dal discorso meramente fisico (coi problemi avuti lo scorso anno) per arrivare al necessario idillio con l'ambiente (pronto a confidare nella sua esplosione come ipotesi più gradita alla pista Lukaku).
Le tre tappe della rinascita
Il problema di pubalgia che ha afflitto il serbo ha verosimilmente avuto un peso superiore rispetto a quanto si pensasse, l'intervento che ha permesso di superare il problema è stato provvidenziale e adesso permette di avere a disposizione un giocatore nel pieno del proprio potenziale fisico e atletico.
A tale aspetto, ovviamente basilare per poi costruirci sopra tutto il resto, si aggiunge il gran lavoro fatto sul destro, sul suo piede debole: un lavoro, questo, condotto sia con Allegri (con le partitelle a piede invertito) che con un preparatore personale.
Non si può sottovalutare poi il peso della mentalità del giocatore, delle sue motivazioni nate anche dopo l'estate movimentata e condita dalle tante voci di mercato: in questo senso la presa di posizione dei tifosi può aver avuto un ruolo chiave, spingendo il serbo a cavalcare l'onda di questa fiducia.