La rivoluzione (silenziosa) del Cagliari

Il nuovo ciclo del Cagliari dopo l'addio di Ranieri inizia con una serie di addii e nessun nuovo arrivo. La società rossoblù è l'unica in Serie A a non aver ancora annunciato l'allenatore per la stagione 2024-25.
Rivoluzione Cagliari
Rivoluzione Cagliari / 90min Italia
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Sarà (nuovamente) l'anno zero per il Cagliari. Dopo la fine del ciclo Ranieri, durato diciotto mesi e che ha portato ad una promozione in Serie A tramite playoff e ad una sofferta salvezza, la società sarda si ritrova priva del suo condottiero ma con l'obiettivo di rendere più stabile possibile - nel tempo - la permanenza nella massima serie. La scelta sul nuovo allenatore è ricaduta su Davide Nicola, uno specialista di salvezze miracolose, anche se per l'ufficialità bisognerà attendere questo weekend per questioni burocratiche legate al suo contratto con l'Empoli.

Sarà compito di Nicola dare le indicazioni alla dirigenza sarda e in particolar modo al direttore sportivo Nereo Bonato per i rinforzi da portare in squadra. Anche perché le cessioni e gli addii sono già stati molteplici, nonostante il mercato sia iniziato ufficialmente da poco più di ventiquattro ore. E sono proprio le uscite avvenute in questi giorni a preoccupare maggiormente i tifosi rossoblù, che ora si aspettano un mercato in entrata degno di nota.

I giocatori non riscattati dal Cagliari

Almeno per ora, nessuno dei quattro calciatori presi in prestito la scorsa estate è rimasto in Sardegna. L'esperienza di Gianluca Gaetano con la maglia del Cagliari è durata sei mesi, ma le sue prestazioni e i suoi gol sono risultati indispensabili per il raggiungimento della salvezza. Dei quattro calciatori in prestito, il suo caso era il più scontato essendo arrivato in prestito secco dal Napoli nel gennaio 2024. I sardi però rimangono alla finestra: se Antonio Conte dovesse bocciarlo, il Cagliari si ritroverebbe in prima linea per riportarlo in Sardegna.

Non ha rispettato le aspettative, soprattutto dal punto di vista realizzativo, invece Andrea Petagna. Il centravanti 29enne è arrivato in prestito con diritto di riscatto dal Monza per 9 milioni di euro, una cifra troppo elevata per le casse rossoblù, soprattutto per il rendimento avuto nella stagione appena conclusa.

Non sono stati riscattati neanche i cartellini di Eldor Shomurodov e Gaetano Oristanio, rispettivamente di proprietà di Roma e Inter. Per l'attaccante uzbeko il Cagliari ha rinunciato al diritto di riscatto da 8 milioni di euro (ma non è escluso un nuovo accordo con il club giallorosso), mentre per il 21enne fantasista italiano la dirigenza rossoblù ha preferito non investire i soli 4 milioni di euro del riscatto (i nerazzurri avevano comunque in mano il diritto di controriscatto da circa 5 milioni), scelta che ha sorpreso gran parte del tifo isolano che da subito ha apprezzato gli spunti del calciatore scuola Inter (che ora rischia di finire ad una diretta concorrente per la salvezza, il Venezia).

I mancati rinnovi di contratto del Cagliari

Agli addi per fine prestito, si aggiungono quelli per fine contratto. Il rinnovo in extremis di Leonardo Pavoletti ha evitato l'addio del capitano e leader dello spogliatoio rossoblù, ma altri senatori hanno salutato il Cagliari il 30 giugno 2024.

I due sardi doc, Simone Aresti e Marco Mancosu hanno chiuso la loro avventura a Cagliari dopo aver festeggiato promozione e salvezza. Ufficialmente si è chiusa anche l'esperienza di Nicolas Viola con la maglia rossoblù, anche se ad oggi è l'unico calciatore a cui il team social del club non ha dedicato un post di saluti e ciò fa pensare ad una trattativa viva per il prolungamento del contratto (con il Pisa e altri club di Serie B in agguato, su quello che ha spesso tolto le castagne dal fuoco al Cagliari nella stagione appena terminata).

Chi invece ha deciso da tempo il suo futuro è Nahitan Nandez. Il centrocampista uruguaiano ha salutato Cagliari dopo cinque intensi anni e ha accettato la corte dell'Al-Qadsiah nella Saudi Pro League, sia per una questione economica (10 milioni di euro l'anno per tre stagioni) sia per evitare di vestire la maglia di un club di Serie A e affrontare i sardi da avversario.

Le cessioni già ufficializzate dal Cagliari

Almeno una cessione entro il 30 giugno è diventata una costante nel progetto Cagliari. Dal periodo post covid, per far tornare i conti e mantenere su livelli positivi l'indice di liquidità (che determina la possibilità o meno di muoversi "liberamente" sul mercato in entrata), la società si ritrova a dover cedere almeno un pezzo da novanta entro la fine di ogni stagione. Quest'anno è toccato ad Alberto Dossena, centrale difensivo di 25 anni ceduto per 8 milioni di euro - più 2 milioni di bonus - al neopromosso (e ricco) Como. L'evoluzione dell'ex difensore dell'Avellino (pagato poco più di 100 mila euro nell'estate 2022) è stata per certi versi inaspettata: dimenticato in un angolo sotto la gestione Liverani, è diventato inamovibile con Ranieri.

Tra gli addii, definitivi, si può aggiungere anche quello di Giorgio Altare. Ceduto in prestito al Venezia la scorsa estate, con la promozione dei lagunari in Serie A è scattato l'obbligo di riscatto da 1 milione di euro. Anche il classe 2002 Jacopo Desogus lascia a titolo definitivo il Cagliari per trasferirsi al Cittadella: i sardi però mantengono parzialmente il controllo sul calciatore grazie al diritto di riacquisto.

Chi potrebbe lasciare il Cagliari in estate

La rivoluzione del Cagliari non si conclude con la fine dei prestiti, le cessioni già ufficializzate e i mancati rinnovi. Altri calciatori formeranno il piccolo tesoretto per la campagna acquisti e libereranno il posto ai giocatori che Davide Nicola richiederà in sede di mercato.

Dopo aver perso il posto da titolare, Boris Radunovic difficilmente rimarrà ancora in Sardegna come dodicesimo. L'ex portiere dell'Atalanta vorrà rilanciarsi e non è difficile pensare possa trovare spazio in un club d'alta classifica di Serie B. Avventura in Sardegna ai titoli di coda anche per Pantelis Hatzidiakos: il 27enne difensore greco non ha rispettato le aspettative e potrebbe tornare in Patria, con il Panathinaikos in prima fila.

Sono tornati dai rispettivi prestiti con Empoli e Ternana, ma il futuro di Razvan Marin e Gaston Pereiro non dovrebbe essere nell'isola. L'uruguaiano è fuori dal progetto da ormai diversi anni ma il Cagliari fatica a trovare una sistemazione definitiva a causa dell'alto ingaggio, superiore al milione di euro a stagione. Da valutare invece Jakub Jankto, giocatore voluto fortemente da Ranieri ma che ha deluso lo stesso tecnico romano. Presto si discuterà anche del futuro di Gianluca Lapadula: l'attaccante italo-peruviano è stato protagonista nella stagione in Serie B, mentre lo scorso anno ha fatica a trovare la via della rete. Non mancano le offerte dalla cadetteria, ma sarà il tecnico Nicola a dare l'ultima parola.

Discorso diverso per Yerry Mina e Antoine Makoumbou. Il centrale difensivo colombiano arrivato sei mesi fa è legato ad un contratto fino al 2025 - rinnovato automaticamente dopo la salvezza - ma con una clausola rescissoria di appena 2 milioni di euro (da esercitare entro i primi giorni di agosto), e diverse società del Sud America sono interessate al suo cartellino quindi non è da escludere un addio; il centrocampista franco-congolese invece piace all'Atalanta e potrebbe essere il secondo grande sacrificio - dopo Dossena - per creare il tesoretto utile per il mercato in entrata.

Quanto risparmia con gli ingaggi il Cagliari?

Solamente considerando i quattro giocatori in prestito non riscattati, il Cagliari risparmia poco più di 5 milioni di euro lordi di ingaggi. Si va dai 3,3 milioni di euro lordi di Petagna ai 190mila euro di Gaetano, in mezzo Shomurodov con quasi 2 milioni lordi e Oristianio con 280mila euro.

Anche i quattro calciatori svincolati per fine contratto portano ad un risparmio di circa 5 milioni di euro. L'ingaggio più pesante era quello di Nandez con circa 2 milioni di euro lordi, seguivano Mancosu con 1,5 milioni di euro, Viola con 1,4 milioni (ma su quest'ultimo si tratta il rinnovo con ingaggio ribassato) e Aresti con 280mila euro lordi l'anno.

La cessione di Alberto Dossena invece non è legata a questioni di ingaggio, considerando che al lordo il difensore centrale pesava appena 740mila euro sul monte ingaggi del Cagliari.

Con l'addio di questi nove calciatori il Cagliari ha abbassato il monte ingaggi (da 30 milioni di euro circa per la stagione 2023-24) di circa 1/3.


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