La Roma cerca un nuovo CEO: la consulenza CAABase e la soluzione ad interim

Roma
Roma / Ciancaphoto Studio/GettyImages
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Sono giorni movimentati, a dir poco, per la Roma e per i suoi vertici: l'esonero di De Rossi è stata solo la prima tappa di giornate che hanno condotto all'arrivo di Juric in panchina, alle dimissioni di Lina Souloukou dal ruolo di CEO e dalla successiva acquisizione dell'Everton da parte dei Friedkin (con tanto di comunicato per ribadire la centralità dei giallorossi agli occhi della proprietà, al di là dell'acquisto dei Toffees).

L'interrogativo principale in casa Roma, a questo punto, riguarda la possibilità di sostituire la Souloukou e di trovare un nuovo CEO: Il Messaggero si sofferma sui possibili risvolti in tal senso e cita Andrea Chiavelli (uomo di fiducia di De Laurentiis non solo per quanto riguarda il Napoli) come profilo suggerito ai Friedkin, trattativa che però non è neanche iniziata. Il quotidiano spiega come la proprietà giallorossa abbia chiesto una consulenza all'agenzia CAABase, che gestisce oltre 600 calciatori (tra cui Hermoso) e che al contempo si occupa di reclutare figure dirigenziali e direttori sportivi. Nei prossimi giorni arriveranno dunque i primi responsi dalla consulenza richiesta: per il momento i Friedkin starebbero guardando in particolar modo alla Premier League e al contesto inglese.

Vitali ad interim?

Anche Calcio e Finanza si sofferma sulla sostituzione di Lina Souloukou dopo le dimissioni di quest'ultima, al termine di giornate condite da forti contestazioni. Ieri è emerso con forza il profilo di Lorenzo Vitali: si tratta di un avvocato che negli ultimi mesi ha gestito alcune delle cause legali che hanno visto la Roma al centro, una figura dunque molto stimata e considerata dal club giallorosso (oltre che dalla stessa Souloukou). Vitali, tra l'altro, ha anche gestito a suo tempo il passaggio societario dai Pallotta a Friedkin ed è dunque già parte integrante del mondo Roma. Potrebbe rivestire il ruolo di Amministratore Delegato ad interim, con la possibilità da parte di Friedkin di individuare un'altra figura su cui puntare a lungo termine.

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