La Roma deve fare 70 milioni di plusvalenze per non violare le norme UEFA
Il caso legato a Nicolò Zaniolo scoppiato nelle ultime ore si trasforma in un assist per la Roma. Stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, infatti, la vendita del classe '99 era già stata preventivata dalla società giallorossa, chiamata a fare cassa per dare ossigeno ad una situazione finanziaria preoccupante che ha portato a registrare un rosso di oltre 219 milioni di euro per il bilancio chiuso al 30 giugno 2022.
Il taglio del monte ingaggi del 20% avvenuto in estate non basta per far quadrare i conti: la Roma deve contabilizzare al più presto70 milioni di euro di plusvalenze per rispettare i paletti imposti dal settlement agreement in atto con la UEFA.
La scadenza fissata al 30 giugno non è tassativa, perché il piano concordato tra il club giallorosso e Nyon è di durata pluriennale. Motivo per cui la Roma è disposta a valutare trasferimenti di calciatori in prestito, con la necessità che venga però inserito nell’accordo sia inserito l’obbligo di riscatto che potrebbe essere quindi ascritto con certezza nel bilancio della prossima stagione.