La Roma fa l'impossibile nel recupero, Lukaku reagisce e la decide: 2-1 sul Lecce
Il ritorno di Dybala accanto a Lukaku è chiaramente il tema portante di una sfida con cui la Roma, sulla carta, punta a riprendere il discorso interrotto con la sconfitta di San Siro, avvicinandosi alle posizioni di vetta. Dall'altra parte un Lecce protagonista di un periodo difficile dopo una partenza incoraggiante, l'ultima vittoria risale addirittura al 22 settembre. Subito pericolosa la Roma, Aouar s'inserisce in area e serve Dybala, palla fuori di un soffio e proteste giallorosse per un tocco di mano.
Colombo con l'ausilio del VAR dà rigore, Lukaku va sul dischetto ma tira centrale, Falcone para. Il Lecce si affaccia per la prima volta in avanti al 20', Almqvist fa partire un tiro strozzato e Rui Patricio blocca tranquillamente. Prima della mezzora la Roma torna a spingere e ci prova con El Shaarawy e con Aouar, quest'ultimo in particolare impegna Falcone con un bel destro a giro. Dybala poi si prende la scena, si alza il pallone per eludere l'intervento del difensore e calcia col sinistro: fuori di un niente. Si va al riposo sullo 0-0, qualche timore per un Dybala zoppicante ma Mourinho lo lascia in campo. Proprio la Joya riesce a creare pericoli fin da subito, con un tiro cross respinto da Falcone, dall'altra parte Rui Patricio si supera su Pongracic al 54'.
Botta e risposta tra portieri: Falcone ancora pronto su Lukaku sul ribaltamento di fronte. Al 72' doccia fredda per la Roma, errore di Mancini e Banda gli va via, Almqvist raccoglie un rimpallo e di prima firma il vantaggio salentino. La Roma cerca subito il pari, Dybala fa partire un gran sinistro che - ancora una volta - esce di un soffio. Dall'altra parte Strefezza sfiora il 2-0 con un diagonale insidioso e fuori di poco. Quando il Lecce pensa di aver messo in cassaforte tre punti storici succede l'impossibile: Azmoun firma l'1-1 di testa su cross di Zalewski al 91', al 94' Lukaku raccoglie un assist di Dyaba, si gira e fredda Falcone regalando tre punti insperati alla Roma (pesantissimi in vista del derby).
La chiave tattica
Roma in controllo fin dalle prime battute, squadra compatta e pronta a riconquistare in fretta il pallone per poi ripartire subito in verticale. Tanti duelli a metà campo e partita spezzettata nel primo quarto d'ora, tanta aggressività e pressing alto della Roma a indurre all'errore i salentini. Un approccio che porta i giallorossi a rendersi spesso pericolosi, sorprendendo il Lecce e trovandolo talvolta scoperto, obbligando i difensori al fallo. Dybala arretra spesso il raggio d'azione per trovare palloni giocabili, sul finire del primo tempo il Lecce prende fiducia e avanza con maggiore continuità puntando soprattutto sulla velocità di Almqvist e di Banda.
Nella ripresa la fiducia del Lecce non cala e la sfida si prospetta aperta e ricca di ribaltamenti di fronte: non è un monologo della Roma, come accaduto a lungo nel primo tempo. Il Lecce, rispetto al primo tempo, fa possesso con più continuità e non si limita alle ripartenze, dimostrando soprattutto di star bene a livello fisico e atletico, trovando anche il vantaggio. Nel finale le squadre si allungano, la Roma si sbilancia a caccia del pari: in campo insieme El Shaarawy, Sanches, Dybala, Azmoun, Lukaku (e nel finale anche Belotti per il Faraone). I giallorossi danno la scossa nel recupero, quando la sconfitta sembra inesorabile, trovando tre punti insperati e vedendo premiate le scelte audaci di Mourinho.
L'episodio del match
Primo tempo di marca romanista e ripresa che parte all'insegna dell'equilibrio, il gol di Almqvist poteva rappresentare a tutti gli effetti lo spartiacque della partita. Diventa evidente però come il gol di Lukaku al 94' rappresenti un fatto del tutto clamoroso, dopo una sfida sofferta del belga: un gol "alla Lukaku", difendendo palla, girandosi e freddando il portiere. Un gol che risolleva le sorti di una partita compromessa e che sancisce il riscatto del centravanti dopo la delusione di San Siro.
Il migliore in campo
Lukaku - Partita dai due volti, primo tempo assolutamente da dimenticare per il belga e non solo per il gol sbagliato: Baschirotto lo controlla agevolmente e la sfida sembra una prosecuzione della prova deludente di San Siro. Nel finale cresce, offre sponde migliori e nel recupero firma un gol fondamentale per la classifica e per l'umore in vista del derby.
Le pagelle
Aouar 6 Tecnica eccellente nello stretto, salta l'uomo e arriva al tiro, riuscendo poi a inserirsi pericolosamente in area. Cala però vistosamente nella ripresa, con un errore che lancia un contropiede pericoloso.
Ndicka 6,5 Sicuro e deciso come braccetto di sinistra, bada al sodo e riesce a sbrogliare situazioni pericolose, rivelandosi poi preciso o comunque tranquillo anche in impostazione (pur senza strafare). Intervento provvidenziale su Krstovic.
El Shaarawy 6 Impiegato come esterno a tutto campo, riesce sia ad essere pericoloso in avanti che attento in copertura nel primo tempo. Corsa e generosità inficiano solo parzialmente sulla sua prestazione in avanti.
Lukaku 6,5 Sfida che inizia nel peggiore dei modi, con un rigore troppo centrale e parato agevolmente da Falcone. Tanti errori in appoggio, tante sponde sbagliate ma - nel recupero - un sinistro che cambia tutto, regalando la vittoria ai giallorossi.
Dybala 6,5 Partita a sprazzi, con tanti momenti di sacrificio in cui la Joya rientra per trovare palloni giocabili. Sembra che stia per uscire a fine primo tempo, quando zoppica, ma nel recupero regala a Lukaku il pallone del 2-1. Ci prova anche da fuori area.
Baschirotto 6,5 Fa buona guardia su Lukaku e riesce spesso ad anticiparlo anche nel gioco aereo, contribuendo a controllare al meglio il belga e a non dargli occasioni per rendersi pericoloso. Controlla il centravanti avversario a vista e non lo molla un attimo, almeno fino al 94'.
Almqvist 6,5 Una vera spina nel fianco già nel primo tempo, sempre pronto a mettere in apprensione la difesa giallorossa con le sue sgroppate a destra. Nella ripresa trova il gol meritato.